Una brutta vicenda, fatta di violenze, minacce e vessazioni di ogni genere, degenerata nell’aprile del corrente anno, in danno dell’anziana madre che per sfuggire alle aggressioni da parte del figlio R.G., classe 73’, era stata costretta a lasciare la propria abitazione ed i propri effetti personali, trasferendosi presso la residenza di una parente.
L’uomo, abituale assuntore di alcolici e psicofarmaci, nullafacente, era solito vivere alle spalle della madre.
Dopo un lungo periodo di silenzio, la donna aveva trovato il coraggio di denunciare il figlio violento alla Polizia, che, avviate immediatamente le indagini, aveva richiesto ed ottenuto dalla Procura della Repubblica la misura cautelare personale dell’allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento alla persona offesa.
Di fatto l’uomo aveva disatteso la misura imposta dall’Autorità Giudiziaria continuando a vivere nella casa familiare (unitamente alla compagna) e perseguitando la madre, insultandola e minacciandola nonché chiedendole somme di denaro.
Sulla scorta delle ulteriori dichiarazioni rese dalla donna il Commissariato di P.S. di Alcamo P.S. ha chiesto ed ottenuto dall’Autorità Giudiziaria un aggravamento della misura cautelare che sostituiva quella precedente con la misura cautelare coercitiva degli arresti domiciliari.
L’indole violenta dell’uomo si manifestava anche durante le fasi che hanno condotto all’arresto, in quanto R.G. cercava di eludere l’intervento dei poliziotti.
L’arresto dell’uomo, che adesso si trova rinchiuso nel carcere di Trapani, ha posto fine alla triste vicenda, scongiurando ulteriori pericoli per l’incolumità dell’anziana donna, la quale si è rivolta con fiducia ed ha ottenuto la dovuta tutela dalla Polizia di Stato e dall’Autorità Giudiziaria, potendosi così riappropriare non solo dei beni materiali, la propria casa e gli effetti personali, ma soprattutto gli affetti più cari.
Questura di Trapani