I militari del dipendente NORM, nel corso della tarda serata del 20 novembre scorso, traevano in arresto GIUSEPPE DRAGO, nato a Erice (TP) nel 1998, mentre era intento a ricevere dalla propria vittima, una significativa somma di denaro per la restituzione del ciclomotore che qualche giorno prima gli aveva rubato.
L’arresto è frutto di un’attività d’indagine scaturita, qualche giorno prima, a seguito della denuncia di furto, del proprio ciclomotore PIAGGIO, da parte di un cittadino volta a contrastare il cosiddetto “cavallo di ritorno”, fenomeno in continua crescita ed evoluzione che non sempre viene denunciato.
Nello specifico veniva segnalato ora e luogo dell’appuntamento dove la vittima doveva pagare la somma di 300 euro per riavere il ciclomotore rubatogli qualche giorno prima. I militari dell’Arma venuti a conoscenza del fatto, che si sarebbe consumato da li a poco, si precipitavano sul posto riuscendo ad individuare i 2 proprio quando avveniva lo scambio dei soldi e la restituzione del mezzo.
Alla vista dei militari il Drago si dava a precipitosa fuga a bordo di un altro ciclomotore risultato anch’esso rubato. Ne scaturiva un inseguimento, per le vie del capoluogo, che durava pochi secondi in quanto il ragazzo veniva prontamente bloccato e tratto in arresto per i reati di furto, estorsione e ricettazione
Oltre al ciclomotore oggetto dello scambio veniva posto sotto sequestro anche il ciclomotore, con il quale il Drago si era portato all’appuntamento, con il numero del telaio abraso, provento di altro furto.
Al termine della compilazione degli atti il Drago veniva accompagnato presso la sua abitazione agli arresti domiciliari in attesa del giudizio direttissimo avvenuto nella mattinata di ieri dove oltre alla convalida dell’operato dei militari è stata inflitta la pena degli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico.
(comunicato stampa Comando Provinciale Carabinieri)