Errori di cui si sarebbe accorto, in realtà, lo stesso governo uscente. Che non a caso ha lavorato a una nuova rete ospedaliera, provando a correggere le imprecisioni. Una nuova rete che però non ha mai visto la luce, come ha raccontato lo stesso Razza intervenendo al forum di Live Sicilia, due giorni fa. “La rete? È stata la prima criticità che mi sono trovato ad affrontare – ha detto – perché in chiusura di legislatura è stato modificato il documento, ma sulle modifiche effettuate dalla giunta la commissione dell’Ars non è riuscita a esprimere il parere, che, seppure non vincolante, è obbligatorio. Adesso – ha aggiunto – la scadenza del 31 dicembre è dietro l’angolo e stiamo lavorando al massimo. Ho preso immediatamente contatto con il Ministero della Salute e venerdì la giunta adotterà un atto di indirizzo per la rimodulazione del piano della rete ospedaliera”.
Intanto, come detto, l’assessorato ha scritto al Ministero chiedendo un altro po’ di tempo. Un atto che si tradurrà in tanti altri atti “a cascata”. Se la rete non è considerata “valida”, di conseguenza non lo sono gli atti aziendali che ridisegnano le piante organiche delle aziende sanitarie e ospedaliere: il presupposto necessario per indire i concorsi. Concorsi che, quindi, certamente per il momento si fermano, in attesa di ridisegnare la rete.
Venerdì, però, in giunta arriverà un altro documento. Quello col quale l’assessorato proverà a mettere una pezza su un’altra questione: la direttiva emanate dal vecchio governo relative alle modalità di immissione in ruolo di precari e nuove forze, sarebbe stata interpretata in maniera diversa nelle varie aziende del sistema sanitario regionale. E così, quella che sarà una circolare, o un atto di giunta, proverà a mettere ordine, invitando i commissari attualmente in carica, ad agire in maniera uniforme. Commissari che sono stati ricevuti ieri dall’assessore che ha ribadito loro quanto detto anche nell’intervista a Live Sicilia: al momento, le norme, confermate da un parere del Cga, attualmente prevedono un termine preciso: gli incarichi dei commissari scadranno in occasione dell’aggiornamento dell’albo nazionale dei manager della Sanità. Un aggiornamento che potrebbe giungere a gennaio o a febbraio. Molti commissari, insomma, si sentono già degli “ex”.