“L’assistenza igienico-personale per gli alunni con disabilità è stata finora un fiore all’occhiello della nostra Isola rispetto alle altre regioni. Abbiamo formato 2.400 operatori che hanno avuto un ruolo fondamentale nella vita scolastica di migliaia di bambini e ragazzi fragili, con i quali hanno instaurato un rapporto di fiducia, intimo e fondamentale per permettere loro di frequentare una scuola inclusiva a 360 gradi. La ministra Azzolina, da siciliana, si volta invece incredibilmente dall’altra parte e con un colpo di spugna vuol cancellare quanto di buono fatto dalla Regione, grazie all’impegno dell’Assessore Scavone e del Presidente Musumeci, che negli anni si è fatta carico di garantire il servizio, nell’ambito dei finanziamenti previsti per gli alunni disabili, con 32 milioni di euro all’anno stanziati per il triennio 2018-2020”.
Lo dichiara Annalisa Tardino, europarlamentare della Lega, sul “no” messo per iscritto dagli uffici del Ministero dell’Istruzione alla richiesta della Regione Siciliana di finanziare il servizio che, di fatto, si è interrotto il 31 dicembre scorso alla scadenza del contratto e che per il ministero deve essere ora svolto dai collaboratori scolastici, figure non ancora adeguatamente formate. Dal 1 gennaio, questi operatori si sono così ritrovati senza lavoro, senza reddito per le proprie famiglie, lasciati in uno stato di incertezza e di abbandono in una fase di grave crisi economica per la pandemia.
“Una decisione che si ripercuote sui lavoratori, sugli alunni disabili e sulle loro famiglie – continua l’europarlamentare – ai quali in questo modo non si assicura la continuità del servizio, essenziale per garantire loro il pieno diritto allo studio. Chiediamo alla ministra di farsi carico della problematica, vista la competenza statale in materia, confermata lo scorso maggio da un parere del Consiglio di Giustizia Amministrativa. Bisogna garantire agli istituti scolastici che lo richiedono, perché sprovvisti di personale formato, la possibilità di continuare a erogare servizi aggiuntivi e integrativi e, quindi, le relative risorse. Faccio anche appello agli enti locali, affinché provvedano a garantire tale servizio, utilizzando i contributi economici previsti per gli studenti con disabilità, da non destinare ad altre spese. Bisogna anche agire – conclude l’europarlamentare – per garantire un futuro a queste figure specializzate che, fino ad oggi, hanno svolto il servizio con professionalità e che da anni lavorano con dedizione a fianco di molti bambini. La soluzione c’è, ed è quella proposta dall’Assessorato regionale alla famiglia, alle politiche sociali e al lavoro, che vorrebbe una norma per le assunzioni del personale ATA, che tenga conto dell’esperienza maturata da questi lavoratori. E chiediamo alla Ministra, in questo momento di grande difficoltà, di stare vicino a queste famiglie e ai ragazzi”.
Comunicato Stampa