L’Inps darà attuazione all’ordinanza del Tribunale di Milano che ha ordinato all’Istituto di dare il premio alla nascita alle mamme straniere che hanno avuto un figlio nel 2017 in possesso di qualsiasi permesso di soggiorno e non solo quello di lungo periodo.
Lo fa sapere l’Inps. “In ottemperanza all’ordinanza sopra citata – si legge sul sito dell’Istituto – l’Inps ha già interessato i ministeri vigilanti e la Presidenza del Consiglio dei ministri e sta predisponendo i necessari interventi sulle procedure online”.
“Con ordinanza 12 dicembre 2017, n. 6019 – si legge in un chiarimento pubblicato sul sito – il Tribunale di Milano ha accolto il ricorso di APN, ASGI e Fondazione Giulio Piccini avverso le circolari Inps in materia di premio alla nascita, per aver limitato l’accesso al beneficio economico ad alcune categorie di donne straniere e precisamente alle sole donne titolari della carta di soggiorno o carta di soggiorno permanente.
Il Tribunale – prosegue la precisazione – ha conseguentemente ordinato all’Inps di estendere il beneficio in questione a tutte le future madri regolarmente presenti in Italia che ne facciano domanda e che si trovino nelle condizioni previste dall’articolo 1, comma 353, legge 11 dicembre 2016, n. 232″. L’Inps ribadisce che le circolari che avevano limitato l’erogazione del Premio alla nascita (800 euro una tantum) alle mamme in possesso della carta di soggiorno permanente, sulla base dei requisiti previsti per il Bonus bebè deciso con la legge di Stabilità 190/2014 “sono state redatte seguendo le indicazioni scritte della Presidenza del Consiglio dei ministri.
L’Istituto – si legge – aveva fatto presenti queste restrizioni e da alcuni mesi aveva chiesto ai ministeri di valutare la possibilità di cambiare orientamento e fornire indicazioni per estendere la copertura prevista per i soggiornanti di lungo periodo anche agli altri possessori di permesso. In ottemperanza all’ordinanza sopra citata – conclude l’Istituto – l’Inps ha già interessato i ministeri vigilanti e la Presidenza del Consiglio dei ministri e sta predisponendo i necessari interventi sulle procedure online”.
(ansa)