Il 15 febbraio ricorre l’anniversario della nascita di Totò, il grande artista napoletano Antonio De Curtis, simbolo della comicità napoletana e indiscusso protagonista dell’arte e dello spettacolo del Novecento. Formatosi a teatro nel solco della tradizione della commedia dell’arte ben presto divenne il re indiscusso del nascente cinema interpretando centinaia di film con le sue storiche spalle: Peppino De Filippo e Nino Taranto, ma anche Aldo Fabrizi, Alberto Sordi, Nino Manfredi, Giacomo Furia. Molti ricordano anche il celebre episodio di “Napoli Milionaria” nella trasposizione cinematografica con l’amico Eduardo De Filippo.
Antonio De Curtis (pseudonimo di Antonio Griffo Focas Flavio Angelo Ducas Comneno Porfirogenito Gagliardi De Curtis di Bisanzio) morì nel 1967 dopo una carriera sfolgorante lasciando un vuoto immenso e rimanendo nella memoria collettiva come uno dei maggiori protagonisti della cultura e del teatro del XX secolo. Anche il suo funerale, come ogni spettacolo di un grande attore ebbe repliche. Dopo quello ufficiale ce ne fu un altro, dedicato esclusivamente al suo Rione Sanità. Già perché di vico Santa Maria Antasaecula che gli diede i natali, Totò non dimenticò mai la povera gente facendo opere di carità, spesso di nascosto, per timidezza e per non togliere dignità a chi date le sue condizioni economiche doveva accettare i soldi altrui per vivere.
Come ogni anno nel giorno che ricorda la sua nascita fioccano decine di iniziative per celebrare la ricorrenza; resta tuttavia la tristezza di non avere ancora un museo per Totò: il progetto per realizzarlo nel Palazzo dello Spagnuolo in via Vergini è fermo ormai da decenni.
Intanto oggi è stato inaugurato un largo in onore di Totò
Il 15 febbraio di 120 anni fa nasceva Totò: dopo un intero anno di manifestazioni, gli si intitola una piazza nei pressi della chiesa di San Vincenzo, al di sotto del ponte della Sanità.