Grande successo per l’evento nazionale “Campagna Nastro Rosa” AIRC- LILT (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori), tenutosi giorno 01 ottobre alle ore 17.30 presso la chiesa di Sant’Agostino di Castelvetrano, promosso dalla federazione F.I.L.D.I.S. sezione di Castelvetrano, patrocinato dal Comune di Castelvetrano, con la partecipazione dell’associazione “La Scatola del Tempo”.
La F.I.L.D.I.S. ha aderito al programma di “Ottobre rosa”, la campagna nazionale di divulgazione della prevenzione e cura delle malattie gravi della donna, con un incontro sull’importante tema della prevenzione del tumore al seno, simbolicamente ricordato dal tipico fiocco rosa, emblema della prevenzione, donato alle donne in sala.
L’evento, egregiamente moderato dalla prof.ssa Barbara Vivona, Presidente F.I.L.D.I.S., ha visto la partecipazione di prestigiosi relatori, quali il dott. Nicola Miceli, medico chirurgo, senologo e la dott.ssa Sandra Giordano, psicoterapeuta, formatrice, psicodrammatista, presidente di Neuroteam Life and Science APS Palermo, inoltre, sono intervenute le signore Tiziana Indorato e Patrizia Eusino, che hanno reso intense testimonianze dirette di chi è riuscito a combattere e sconfiggere la malattia.
L’incontro è stato arricchito da notevoli momenti canori, a cura della vocalist Clarissa Inzirillo e da un’estemporanea di pittura a cura dell’artista castelvetranese Susanna Caracci, che ha tradotto sapientemente in un corpo di donna dipinto il crescendo delle intense emozioni della platea ed in occasione dell’evento è stata anche lanciata una raccolta fondi in favore dell’ AIRC, che continuerà fino a sabato 30 ottobre presso la libreria Mondadori.
Il dottore Miceli ha illustrato agli astanti, in maniera competente, l’origine dei tumori al seno, le cause scatenanti e i progressi della scienza per arginare e limitare i danni patologici.
Si è soffermato sull’importanza della prevenzione fin dalla giovane età, poiché
la neoplasia della mammella è il tumore più frequente per le donne ed è una malattia potenzialmente grave se non viene individuata e curata per tempo, inoltre, esistono anche rari casi riguardanti l’uomo.
Ha poi evidenziato i diversi fattori di rischio, tra cui l’obesità ed il fumo e ha ribadito la necessità di uno screening periodico, soprattutto nel caso in cui ci sia familiarità per il tumore alla mammella, infine, ha posto l’attenzione su come ridurre il proprio rischio di ammalarsi con un comportamento attento, con l’esercizio fisico ed un’alimentazione con pochi grassi e molti vegetali.
La dottoressa Giordano ha affrontato gli aspetti psicologici legati al tumore, realtà che ognuno di noi, più o meno direttamente, si è trovato a incrociare.
La psicoterapeuta ha evidenziato in maniera esaustiva le possibili differenti reazioni dei pazienti davanti ai drammatici cambiamenti dovuti al cancro, dal forte e costante stato di confusione, al senso di impotenza, di disequilibrio e di solitudine e, talvolta, alla negazione come tentativo di protezione. Tali tempeste emotive colgono gli ammalati impreparati ad affrontare la nuova situazione, per cui non si può separare la cura prettamente medica da un mirato intervento psicologico.
Un inestimabile valore aggiunto è stato dato all’incontro dalle testimonianze dirette di chi si è trovato in prima persona ad affrontare la malattia, come la signora Tiziana Indorato, che ha raccontato la propria esperienza, dalla diagnosi alla guarigione, rendendo non solo testimonianza della patologia affrontata, ma coinvolgendo tutti i presenti in una profonda riflessione sul valore del tempo e della vita. Successivamente, la signora Patrizia Eusino, nel racconto del proprio percorso, ha descritto le difficoltà incontrate nella fase diagnostica ed ha esortato tutti a non sottovalutare l’importanza della prevenzione, non solo limitatamente alle fasi che precedono l’insorgenza della malattia (prevenzione primaria), ma anche quando la malattia è già presente, con la manifestazione dei primi sintomi (prevenzione secondaria).
Le signore hanno, infine, ringraziato l’Associazione “La Scatola del Tempo”, di cui fanno parte, per il costante aiuto ricevuto durante il difficile periodo del tumore.
L’evento, in risposta all’allarme lanciato dagli oncologi della LILT, ha affrontato un tema di grande attualità, in un momento storico in cui stanno emergendo tutti gli effetti negativi successivi alla pandemia da COVID-19 sui programmi di screening, sugli interventi e sulle terapie.
Comunicato Stampa – Lo Piano Giovanna