Berlusconi: “È la prima cosa da fare”. Prima di lui anche Delrio e Musumeci avevano ripescato il progetto
Adesso lo ripropone anche Silvio Berlusconi. Dopo Graziano Delrio e Nello Musumeci anche l’ex Cavaliere torna a rispolverare l’eterno progetto da campagna elettorale, il Ponte sullo Stretto di Messina: “Serve un grande piano per il sud – dice il leader di Forza Italia a Telelombardia – soprattutto per le infrastrutture. Sono stato in Sicilia e ho trovato un disastro, è una regione in agonia. Ci vuole un piano Marshall apposta per la Sicilia. Il ponte sullo Stretto è la prima cosa da fare. Fosse per noi l’aveva già fatto. Quando è arrivata la sinistra al governo, con il ministro Antonio Di Pietro, per non fare in modo che passasse alla storia come il ponte di Silvio, hanno pagato un mare di penali alle imprese con cui avevamo fatto gli appalti”.
Per Berlusconi, del resto, il Ponte è un vero e proprio pallino. L’aveva promesso durante la campagna elettorale per le Regionali (che in realtà aveva visto anche il candidato del centrosinistra, Fabrizio Micari, lanciare la stessa proposta) e l’aveva ribadito di nuovo alla fine dell’anno scorso, evocando un “piano Marshall” per le infrastrutture nell’Isola: “In Sicilia – aveva detto l’ex Cavaliere, quasi usando le stesse parole – non funziona nulla, ci sono autostrade che sono state progettate da anni ma ancora non ci sono appalti, manca il contatto con l’Ue e con l’Italia. Manca il Ponte sullo stretto, il mio governo l’aveva progettato ma poi è arrivata la sinistra e ha pensato che siccome avrebbe potuto portare il mio nome non possiamo farlo. Io ho promesso che per quando saremo al governo faremo un grande piano Marshall da 3 a 5 miliardi per la Sicilia per farla risorgere”.
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