In queste ultime settimane abbiamo assistito ad un vero e proprio “teatro dei pupi” sulla questione relativa al futuro dell’aeroporto “Vincenzo Florio” di Trapani. In tanti hanno criticato, con mero spirito di opportunismo politico, l’operato del Presidente della Regione Siciliana On. Nello Musumeci ed i vertici del Cda di Airgest senza fornire, tuttavia, soluzioni alternative serie e percorribili per rilanciare lo scalo aeroportuale di Birgi.
Lasciano attoniti e stupiti le foto pubblicate a mezzo social, poi rilanciate sulla stampa alcuni giorni fa, di persone che fino a poco tempo fa erano vicine al Presidente della Regione e che adesso si fanno immortalare insieme ad un sottosegretario a cinque stelle. Per questo motivo tali fatti lasciano il tempo che trovano e non meritano commento ma solo indifferenza e vanno lasciate cadere nel dimenticatoio. Anche il Sindaco della Citta di Mazara del Vallo ha espresso recentemente la sua posizione sull’affare Birgi affermando che “il piccolo comune medievale di San Gimignano, seppur distante più di un’ora da Firenze alla quale è collegato da una strada provinciale, è visitato ogni anno da milioni di turisti”.
Perché lo stesso non accade a Mazara del Vallo? Come mai in questi ultimi dieci anni di amministrazione la nostra città, se non marginalmente, non ha tratto benefici dal turismo e dal conseguente
indotto economico generato grazie all’aeroporto di Trapani? Ci si chiede se qualcuno ha visto in questi ultimi dieci anni milioni di turisti a Mazara?
Se si è avuta l’ambizione da parte dell’attuale guida dell’amministrazione di fare di Mazara una “Capitale del mediterraneo”. Allora perché non si è incentivato massicciamente il turismo come fonte di ricchezza economica e di sviluppo sociale e culturale della città? Chi scrive spera solo che in vista delle prossime elezioni amministrative del 2019 i mazaresi capiscano gli errori fatti in passato e aprano gli occhi e scelgano con più oculatezza per il futuro dei propri figli e dei propri nipoti.
IL PORTAVOCE
Aurelio Norrito