Nelle prime ore della mattinata di ieri personale della Polizia di Stato appartenente alla Questura di Trapani interveniva in via De Stefano civico 43, in quanto era stato segnalato il corpo di un neonato a terra, su di un marciapiede condominiale.
Sul posto gli agenti trovavano in effetti il piccolo, che presentava evidenti tracce di lesioni sul capo, apparentemente compatibili con la precipitazione dai piani alti dell’edificio adiacente al marciapiede.
Immediati accertamenti permettevano di risalire alla finestra dalla quale il neonato poteva essere stato lanciato e veniva così individuato l’appartamento corrispondente situato a V piano dello stabile.
All’interno dell’appartamento gli operatori trovavano una ragazza diciassettenne unitamente ad una donna addetta alle pulizie.
La giovane, visibilmente scossa dichiarava di essere stata lei a lanciare il bambino dalla finestra, ammettendo quindi le proprie responsabilità.
In effetti, nel corso di un sopralluogo effettuato dalla Polizia Scientifica si rilevavano tracce ematiche presenti sul davanzale marmoreo della finestra della cameretta da letto della minore e venivano recuperati nella spazzatura asciugamani ed indumenti da bagno intrisi di sostanza ematica.
La ragazza veniva quindi accompagnata presso il locale ospedale S. Antonio Abate e sottoposta ad intervento chirurgico per gli esiti della gravidanza.
In serata, alla presenza del difensore, venivano raccolte le sue dichiarazioni nel corso delle quali la minore ricostruiva le fasi dell’accadimento, confermando la sua responsabilità ed affermando di aver compiuto il gesto in quanto, a suo dire, sconvolta dall’inaspettato parto e non cosciente del suo stato di gravidanza.
Alla luce degli elementi raccolti, al termine degli adempimenti, la minore veniva quindi tratta in arresto per il reato di omicidio e momentaneamente piantonata presso l’ospedale di Trapani in attesa del trasferimento in struttura idonea.
Questura di Trapani