Dopo oltre un mese con l’Italia tutta arancione o rossa, da oggi tornano le zone gialle in 13 regioni e due province autonome. Non in Sicilia però, che rimane in zona arancione (con Palermo ancora in rosso almeno fino al 28 aprile) insieme a Basilicata, Calabria, Puglia, e Valle d’Aosta, mentre la Sardegna è l’unica regione in zona rossa. Con il ritorno del giallo sarà di nuovo possibile spostarsi tra regioni diverse, cosa vietata ormai da 4 mesi.
Chi però vorrà venire in Sicilia, anche per turismo, dovrà munirsi di “certificazione verde Covid-19”: bisognerà presentare il certificato di avvenuta vaccinazione o di guarigione, entrambe valide 6 mesi, o l’esito di un tampone antigenico o molecolare effettuato nelle 48 ore precedenti. Ecco nel dettaglio cosa si potrà fare da oggi, fermo restando che in tutto il Paese rimane obbligatorio il distanziamento interpersonale e l’utilizzo della mascherina anche all’aperto, salvo per i bambini al di sotto dei 6 anni e per chi fa attività sportiva.
ZONA GIALLA
Sono sempre consentiti gli spostamenti in entrata e in uscita dal territori; fino al 15 giugno, però, è possibile tra le 5 e le 22 un solo spostamento una volta al giorno verso un’abitazione privata, in un massimo di 4 persone oltre ai minorenni (fino a 18 anni) sui quali si esercita la responsabilità genitoriale. Con i negozi già aperti, via libera anche a ristoranti bar, pub, gelaterie, pasticcerie “con consumo al tavolo esclusivamente all’aperto, anche a cena” nel rispetto degli orari del coprifuoco e dei protocolli di sicurezza: la circolare del Viminale ribadisce che il rientro a casa deve avvenire entro le 22. Le forze di polizia dovranno concentrare i controlli proprio nei locali, per il rispetto delle norme anticovid, e nelle zone della movida, per evitare assembramenti. I sindaci possono anche chiudere strade e piazze in determinate fasce orarie. L’apertura dei locali al chiuso, solo a pranzo, è invece fissata dal decreto al 1 giugno. Senza limiti orari, infine, la ristorazione negli alberghi e nelle strutture ricettive. I centri commerciali resteranno chiusi nei week end fino al 15 maggio. Lunedì è anche il giorno in cui riaprono i musei e sarà possibile assistere agli spettacoli in sale teatrali, sale da concerto, cinema, live club e in altri locali o spazi anche all’aperto. È obbligatoria la prenotazione dei posti a sedere e il rispetto di un metro di distanza tra gli spettatori (ad eccezione dei conviventi). La capienza non può essere superiore al 50% di quella massima autorizzata e comunque non possono esserci più di mille spettatori all’aperto e 500 al chiuso. Si torna a fare qualsiasi tipo di sport all’aperto, anche di squadra e di contatto, ma senza poter utilizzare gli spogliatoi. Per la riapertura delle piscine, all’aperto, bisognerà attendere il 15 maggio mentre per le palestre il 1 giugno. Restano invece vietate tutte le attività in sale da ballo, discoteche e le feste private. Nuove regole anche per la scuola: infanzia, elementari e medie saranno in presenza al 100%, mentre per le superiori la percentuale minima di studenti in presenza è del 70%, fino al 100%. In presenza anche esami e tesi di laurea nelle università.
ZONA ARANCIONE
La novità principale introdotta dal decreto riguarda gli spostamenti: possono entrare e uscire dai comuni e dalle province tutti coloro che saranno muniti delle “certificazioni verdi Covid 19”. In zona arancione è sempre consentito spostarsi per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute, nonché per il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione, comprese le seconde case. È inoltre possibile, nel comune di residenza, andare a trovare una sola volta al giorno parenti e amici, in massimo 4 persone oltre ai minori conviventi. I negozi sono aperti mentre bar e ristoranti restano chiusi, possibile solo l’asporto o la consegna a domicilio. È possibile svolgere attività sportiva all’aperto in forma individuale ma non sono consentiti né gli sport di contatto né quelli di squadra. Per la scuola, valgono le stesse regole delle zone gialle: infanzia, elementari e medie in presenza, superiori almeno al 70%. Anche qui, all’università esami e tesi di laurea in presenza
ZONA ROSSA
Ci si potrà spostare anche dai territori con le massime restrizioni, sempre con uno dei tre certificati: vaccinazione, guarigione o tampone negativo effettuato nelle 48 ore precedenti. Sempre consentiti anche gli spostamenti per lavoro, necessità o motivi di salute, nonché per il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione. Non è possibile andare a trovare parenti o amici una volta al giorno, come in zona arancione o gialla, mentre si può uscire di casa per svolgere attività motoria in prossimità della propria abitazione e attività sportiva in forma individuale. I negozi sono chiusi, ad eccezione delle attività essenziali, così come i bar e i ristoranti per i quali è possibile l’asporto fino alle 18 e la consegna a domicilio. Quanto alla scuola, infanzia elementari e medie sono in presenza al 100% mentre per le superiori deve essere garantito almeno il 50% e fino ad un massimo del 75%. Per le università, infine, anche in zona rossa è previsto lo svolgimento degli esami e delle sessioni di laurea in presenza.
Fonte Gds