È l’allarmante e disperato grido d’aiuto che utenti, sindacati e operatori sanitari lanciano da mesi.
L’Unità operativa complessa di Chirurgia dell’ospedale Abele Ajello di Mazara del Vallo il cui primario è oggi il dr. Pietro Fazio è considerata un’unità d’eccellenza na è sottodimensionata. È composta da soli 6 dirigenti medici, di cui quattro sono impegnati nella copertura di pronta disponibilità per urgenze/emergenze chirurgiche, due sono esonerati dalla pronta disponibilità ed uno è esonerato per aspettativa. Il servizio che i chirurghi espletano al pronto soccorso si aggiunge agli interventi chirurgici, emergenze, consulenze ed altre attività.
A NULLA SONO VALSI GLI APPELLI PER IL POTENZIAMENTO
Oggi si registra la presa di posizione del consigliere Giorgio Randazzo con una denuncia alla Corte dei Conti. Nei giorni scorsi prima il presidente del Consiglio comunale Vito Gancitano con il consigliere Giuseppe Palermo e nei giorni scorsi il Sindaco Salvatore Quinci hanno incontrato il Commissario dell’Asp Spera ma gli appelli per un potenziamento non sono stati ancora accolti, nonostante impegni di circostanza, ma nulla è cambiato e l’organico della Chirurgia è ancora troppo esiguo.
CHI TROPPO E CHI NIENTE
Da mesi si chiede all’Asp che altri chirurghi potenzino l’organico ma nulla si muove. Il tutto mentre in altri ospedali non si hanno problemi di organico anche alla luce del concorso per 23 medici chirurghi bandito dall’Asp ma con la possibilità di scelta della sede per i medici assunti. E nessuno ha scelto Mazara.
I RISCHI
Il timore è che in caso di contestuali emergenze possa accadere qualcosa di grave. Per non parlare dei turni massacranti con conseguente stress psico fisico per i chirurghi del nosocomio mazarese. Cosa aspetta l’Asp a potenziare questo organico? Tutti i reparti sono importanti ma si converrà che chirurgia è uno di quelli “salva vita”. E allora proseguiremo a seguire la vicenda sperando in una svolta positiva.
La redazione