“Nessuno pensi di depotenziare l’Ospedale Abele Ajello di Mazara del Vallo che, grazie ad un lavoro faticoso e sinergico, ha visto collaborare insieme in questi anni Assessorato regionale alla Salute, Azienda Sanitaria Provinciale e Comune di Mazara del Vallo con il risultato di un ospedale moderno ed efficiente, risorse umane e attrezzature all’avanguardia. La nostra Amministrazione ed il nostro Consiglio Comunale si sono confrontati in questi anni con gli Assessori regionali Massimo Russo, Lucia Borsellino e Baldo Gucciardi, con i vertici dell’Asp di Trapani rappresentati da Fabrizio De Nicola e Giovanni Bavetta ed il risultato positivo è sotto gli occhi di tutti. Dal nuovo Assessore regionale alla Salute Razza ci aspettiamo un’azione analogamente positiva che nell’ottica di sistema integrato della sanità provinciale agevoli il miglioramento dei servizi ospedalieri, ma le premesse non sono confortanti”.
Lo afferma il presidente del consiglio comunale di Mazara del Vallo Vito Gancitano, facendosi interprete delle preoccupazioni della comunità mazarese sul tema della sanità ed in particolare dell’Ospedale Abele Ajello. “Gli utenti, mazaresi e provenienti dai comuni vicinori – afferma Gancitano – sono per lo più soddisfatti, nonostante qualche normale problema organizzativo che si è registrato anche per la carenza di personale medico e dei tanti professionisti afferenti alla categoria del comparto. La preoccupazione maggiore deriva dai rischi connessi ad un’ipotesi di depotenziamento prospettata dalla nuova bozza di piano sanitario regionale, creando un allarme da non sottovalutare.
Al di là del dibattito tra ospedale di base e di primo livello che non ci appassiona – chiarisce Gancitano – il nuovo piano sanitario regionale deve assolutamente confermare, per intanto, tutti i servizi previsti nel precedente e confermare formalmente quei servizi aggiuntivi che già sono operativi e che se non confermati rischiano un serio depotenziamento che non sarebbe tollerabile. Mi riferisco in particolare alla conferma del punto nascita che va salvaguardato ed alla necessità di un organico di anestesisti congruo a garantire sia lo stesso punto nascita che la chirurgia. Questa Città, al di là del rispetto istituzionale che ha sempre dimostrato e delle legittime diversità di vedute che si sono espresse in maniera democratica – sottolinea Gancitano – ha dimostrato in passato, come ad esempio sulle vicende ambientali dei primi anni 2000, che ha la capacità e la forza di compattezza su temi di fondamentale importanza quale ad esempio la sanità.
Nessuno quindi pensi, a Palermo o a Catania dove pare si sia spostato l’asse della politica regionale – avverte il presidente del Consiglio Comunale – di potere amministrare la sanità siciliana senza confrontarsi con le esigenze del territorio. Siamo certi che la nuova bozza di rete ospedaliera che circola in queste ore possa essere rivista. Non siamo assertori di una politica sanitaria campanilista e fine a se stessa. Siamo consapevoli che una buona sanità deve guardare al territorio provinciale nel suo complesso e che l’ospedale Abele Ajello deve agire integrandosi con i servizi offerti dagli altri ospedali. Saremo pertanto vigili. Del resto, al di là della evidente necessità di garantire una sanità ottimale alla comunità – conclude Gancitano – sarebbe inspiegabile un depotenziamento dell’ospedale Abele Ajello per il quale sono stati investiti, e molto bene, circa 40 milioni di euro tra struttura ed attrezzature”.
Il Presidente del Consiglio Comunale
Vito Gancitano