Due pescherecci della marineria di Mazara del Vallo, l’Antartide e il Medinea, sono stati sequestrati ieri sera intorno alle 21 dalle autorità libiche a circa 35 miglia a Nord di Bengasi. Altri due pescherecci, che navigano nelle vicinanze, sono riusciti a sfuggire alla cattura.
Sarebbero diciotto, secondo quanto si apprende, complessivamente i marinai portati a Bengasi da militari libici dopo il sequestro di due pescherecci della marineria trapanese di Mazara del Vallo. Sono i componenti dei due natanti sequestrati, il Medinea e l’Antartide, e i comandanti dei due riusciti a fuggire, l’Anna Madre di Mazara del Vallo e del Natalino di Pozzallo (Ragusa). Starebbero tutti bene. I comandanti dei quattro pescherecci sono stati fatti salire su un gommone della marina militare libica e mentre era in corso questa operazione due dei quattro motopesca siciliani sono riusciti a fuggire. L’Anna Madre era stato sequestrato nell’ottobre del 2017 dalle autorità tunisine.
“Ho sentito stamani un membro dell’equipaggio, mi ha detto che stanno tutti bene. Sono a bordo, aspetto di poter parlare con il capitano per avere qualche notizia più dettagliata”. A dirlo all’Adnkronos è Leonardo Gancitano, armatore del peschereccio della marineria di Mazara del Vallo Antartide. A bordo del motopesca, che al momento del sequestro si trovava a 45 miglia dalle coste libiche, ci sono 10 membri dell’equipaggio di nazionalità italiana, tunisina e indonesiana. Sul Medinea, invece, ci sono 6 marinai.
“Non dormo da ieri. Siamo distrutti – continua Gancitano – siamo nelle mani del Governo, aspettiamo di ricevere notizie, buone notizie. Siamo in contatto costante con la Farnesina, ho sentito il ministro Di Maio e anche il ministro Bonafede. Stanno lavorando, speriamo di poter presto arrivare a una soluzione”.
Repubblica.it
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“Stiamo bene. Ci trattano bene, stiamo sbrigando alcuni documenti e aspettiamo di ricevere qualche notizia per tornare presto a casa” dice un membro dell’equipaggio del peschereccio di Mazara del Vallo ‘Medinea’, sequestrato insieme all’Antartide ieri sera dalle autorità libiche, nella telefonata all’armatore del motopesca, Marco Marrone. Poche parole per tranquillizzare anche i familiari. “Tutti e sei sono a bordo – racconta Marrone all’Adnkronos -. Il capitano ieri sera, quando la barca è stata bloccata, è stato preso a bordo della vedetta libica e portato a Bengasi, poi è stato nuovamente trasferito a bordo del peschereccio”.
Quello dei sequestri è un problema che la marineria di Mazara del Vallo conosce bene. “E’ un fenomeno che va avanti da anni – dice Marrone -, siamo stanchi, non si può più lavorare così. Adesso la priorità, però, è portare a casa l’equipaggio e la barca. Speriamo che la Farnesina riesca a fare tempestivamente qualcosa. C’è massima attenzione”.
AdnKronos