Pronostici tutti ribaltati in Sicilia, dove nei tre capoluoghi al voto vincono i ballottaggi gli outsider. Il M5s perde il comune di Ragusa, che aveva amministrato negli ultimi cinque anni; Antonio Tringali è stato sconfitto da Giuseppe Cassì, ex giocatore di basket, appoggiato da liste civiche e da FdI, che ha capovolto il risultato del primo turno.
Stessa sorte a Messina, dove Cateno De Luca, eletto deputato regionale con l’Udc e leader del movimento ‘Sicilia vera’, ha ‘strapazzato’ il grande favorito Dino Bramanti, sostenuto dalla corazzata di centrodestra, staccandolo di circa trenta punti.
Già dopo le prime sezioni scrutinate, De Luca si è recato in piazza Duomo dove ad attenderlo c’era una folla in festa. “E’ una grande vittoria contro la casta, le consorterie e le lobby politiche che hanno governato la città negli ultimi 30 anni, è stata una vittoria dei cittadini che hanno detto basta a questo sistema di potere che ha messo in ginocchio Messina, inizia ora una nuova stagione politico amministrativa”, dice a caldo davanti al palazzo di città. Ora dovrà vedersela con un consiglio comunale dove non avrà una maggioranza. Anzi. Nessuna delle cinque liste civiche di De Luca al primo turno ha superato la soglia di sbarramento del 5%, per cui non è stato eletto alcun consigliere comunale.
Sorpresa anche a Siracusa, dove il favorito Paolo Ezechia Reale, appoggiato dal centrodestra, riconosce la vittoria del rivale Francesco Italia, appoggiato dal centrosinistra. Bassa l’affluenza negli otto comuni al voto, pari al 40,1%%, in calo di 20,68 punti rispetto al primo turno (era stata del 60,78%). Oltre che nei capoluoghi Siracusa, Ragusa e Messina, si è votato anche ad Acireale e Adrano in provincia di Catania, a piazza Armerina (Enna), Partinico (Palermo) e Comiso (Ragusa).
ANSA