“Sui rifiuti la situazione è drammatica”. Il governatore Nello Musumeci non usa giri di parole. “Innanzitutto voglio fare una operazione verità – dice Musumeci- per far capire ai siciliani la situazione che abbiamo trovato. Credo di poter dire che la situazione è assai grave, parlare di emergenza di fronte a un problema che va avanti da 20 anni è sbagliato: questa è una emergenza strutturata. La Corte dei conti dice che il sistema dei rifiuti presenta in Sicilia un preoccupante quadro organizzativo e gestionale. In qu sti giorni ho incontrato molti esperti da Marco Lupo a Salvo Cocina che ho voluto dirigente generale e al professore Aurelio Angelini.
La situazione peggiore è quella di Bellolampo che tra un mese chiuderà lasciando la Sicilia occidentale senza impianto di conferimento. Occorre ampliare la sesta vasca in attesa di autorizzare la settima e questa situazione non si può affrontare con i poteri ordinari. La Regione è competente solo in materia di controllo e organizzazione, ma la gestione spetta ai Comuni. Dire che la Regione in questi anni ha esercitato i poteri di controllo farebbe sorridere, lo stesso vale anche per i Comuni. Unica certezza è che da 20 anni chiediamo stato di emergenza, da Capodicasa a Cuffaro, Lombardo e Crocetta. Chi doveva fare la propria parte non lo ha fatto. La legge regionale del 2010 secondo i magistrati contabili è inapplicabile. La Regione non ha un piano rifiuti ordinario, e per la mancanza di questi piano l’Unione europea non ci ha dato fondi in materia: si parla di 350 milioni . Andrò a fine mese a Bruxelles per recuperare queste somme. Ma la situazione è difficile adesso sopratutto trae discariche: a settembre impianti saturi ovunque”.
Musumeci definisce “troppo bassa la differenziata”: “Ci sono Comuni che sono al 60 cento , ma la situazione peggiori sono a Palermo, Messina e Catania. Falso come sostenuto dal governo passato che la differenziata era al 20 per cento: siamo appena al 15”. E poi il disastro degli Ato: “Hanno un buco da 1,8 miliardi di euro, le nuove Srr sono 18 ma solo tre attive, le altre sono solo sulla carta. Qualcuno dovrà pagare per questi mancati controlli , avvieremo una ispezione per capire chi ha sbagliato“.
Musumeci chiede a Palazzo Chigi poteri speciali per Bellolampo e per punire i Comuni che non fanno differenziata sciogliendo i consigli comunali: “Chiedo questi poteri solo per dieci mesi , ma dobbiamo salvare un pezzo di Sicilia”.
Poi annuncia una riforma: “Modificheremo la legge 10 dando le competenze alle Province o come amate chiamarli voi Liberi consorzi- aggiunge- basta oltre trenta strutture che succhiano soldi, diamo poteri alle Province togliendoli alla Regione. Poi scriveremo un nuovo piano rifiuti, con impianti di compostaggio e di recupero energetico e sbloccheremo le autorizzazioni in materia. Rafforzeremo il dipartimento Rifiuti dove molto personale è andato via e non ho capito perché . Infine manderemo almeno 2,5 milioni di tonnellate di rifiuti fuori: leggiamo che la città di Roma amministrata dai grillini e la regione Lazio amministrata dal Pd li manda all’inceneritore grillino di Parma. Ma per noi è un costo elevato , e poi c’è il problema di mandarli all’estero con ulteriori costi e porti non adatti e mancanza di impianti di trattamento .
Faremo un bando triennale per inviare i rifiuti fuori dalla Sicilia. Entro aprile nuova legge sui rifiuti . Entro la fine dell’anno piano rifiuti definitivo . Entro estate 2019 dieci impianti di differenziata. Alla fine di tutto questo rimarrà un 15 per cento e qui dovremo parlare un termovalorizzatore. Sinceramente sono molto preoccupato , è da irresponsabili negli ultimi 20 anni non aver fatto nulla. Ecco perché ho chiesto un incontro urgente con il presidente del Consiglio Gentiloni. Da soli non possiamo affrontare questo problema”. E infine fa un appello a tutti i sindaci: “Questa non è una sfida di destra o sinistra, è una sfida di civiltà “.
Critiche a Musumeci arrivano dall’opposizione: “Musumeci fotografa l’emergenza che è sotto gli occhi di tutti, ma non fa proposte convincenti e credibili: critica la gestione emergenziale del settore dei rifiuti in Sicilia e la richiesta di poteri speciali dei presidenti della Regione degli ultimi vent’anni ma, contraddicendosi, come soluzione indica proprio lo stato di emergenza. E oltretutto non avanza una soluzione programmatica in grado di dare stabilità e certezze al sistema”. Lo dice Giuseppe Lupo, presidente del gruppo
PD all’Ars, a proposito delle dichiarazioni del presidente della Regione Nello Musumeci (che è anche assessore pro-tempore all’Energia) sul tema dei rifiuti. “Trovo oltretutto ingiusto che in questa fase si addossino responsabilità ai comuni, invece di sostenerli. Chiediamo al presidente della Regione – aggiunge Lupo – di riferire in Aula sul programma che intende attuare per la gestione dell’assessorato all’Energia”.
(Repubblica.it – Antonio Fraschilla)