Il Miur ha presentato le linee guida per il nuovo esame della secondaria di primo grado. Oltre al vecchio tema la possibilità di riscrivere un testo. Il linguista Serianni: “Così si migliorano le competenze”
La rivincita del riassunto, da noioso compito a casa a prova di esame. Dal prossimo giugno gli studenti che sosterranno l’esame di terza media durante la prova di italiano potranno cimentarsi anche con la “riscrittura di un testo narrativo o descrittivo”.
Il Miur ha presentato le linee guida destinate agli insegnanti che devono predisporre le prove secondo le nuove indicazioni e il documento di orientamento messo a punto da una commissione di esperti guidata dal linguista Luca Serianni.
La nuova prova di italiano sarà articolata in quattro diverse tipologie e gli studenti potranno scegliere il testo narrativo o descrittivo, simile al tema tradizionale, l’argomentazione scritta per sostenere una tesi con ragionamenti stringenti, la comprensione di un testo, di carattere letterario o scientifico, anche attraverso una sua riscrittura, in pratica un riassunto, oppure una prova che sia un mix delle precedenti.
La nuova prova di italiano alle medie si avvicina in questo modo a quella dell’esame di maturità, che da tempo aveva stabilito criteri diversi rispetto al tema. Le scuole già dallo scorso ottobre hanno ricevuto una circolare in proposito e il ministero ha organizzato conferenze di servizio sul territorio con presidi e docenti, per cui gli studenti dovrebbero aver già svolto esercitazioni sulla nuova prova.
Non è soltanto la prova di italiano a introdurre delle novità. Il nuovo esame che si sosterrà a giugno prevede tre scritti (una prova di italiano, una di matematica, una sulle lingue straniere) e un colloquio per accertare le competenze trasversali, comprese quelle di cittadinanza.
Come già accadeva, saranno le singole commissioni a predisporre i testi per le prove scritte; per quanto riguarda quella di italiano il giorno dell’esame ogni commissione sorteggerà una terna di tracce (ne verranno preparate tre) da sottoporre ai ragazzi che dovranno sceglierne una.
“Il gruppo di lavoro è stato costituito a luglio con il compito di definire una serie di interventi operativi per migliorare le competenze nella lingua italiana delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria di primo e secondo grado. Quello che presentiamo – ha sottolineato la Ministra Valeria Fedeli – è un primo risultato. Il documento finale potrà rappresentare una utile guida per i docenti anche nell’attività didattica quotidiana, oltre che in vista dell’Esame finale del primo ciclo”.
“Il proposito è stato quello di offrire ai docenti suggerimenti per predisporre al meglio le prove d’esame e valutare le competenze di lingua italiana per quanto riguarda sia la comprensione sia la produzione del testo” ha dichiarato il professor Serianni secondo il quale sarebbe bene abituare i ragazzi a misurarsi con queste nuove tipologie di prove già dalle ultime classi della Primaria.
Il lavoro del gruppo di esperti non si esaurisce con il documento presentato oggi. Nei prossimi mesi l’attenzione sarà rivolta all’esame di Maturità. Il Ministero dovrà definire, infatti, per la prova d’italiano e per le seconde prove, appositi quadri di riferimento utili per la loro redazione e valutazione.
(Repubblica.it)