I familiari dei 18 marittimi dei due pescherecci di Mazara del Vallo sequestrati in Libia, da ieri si trovano a Roma davanti Palazzo Chigi.
Seguiranno a Roma l’evolversi della vicenda, fino alla liberazione dei pescatori e dei motopesca Antartide e Medinea.
In questi giorni i familiari dei pescatori sono riusciti a parlare telefonicamente con il capitano del Medinea, Piero Marrone, che oltre a rassicurarli sulla loro condizione, ha chiesto: “fate di tutto per riportarci in Italia”.
Durante la telefonata, a una domanda dell’armatore del peschereccio, Marco Marrone, dice: “Ci accusano che hanno trovato droga a bordo”.
La frase inedita è stata ripresa da un cellulare, durante una conversazione in viva voce, a margine di una diretta televisiva.
“E’ chiaro che vogliono alzare l’asticella”, dice nella stessa conversazione l’armatore del Medinea, Marco Marrone. Nessuna conferma da parte della Farnesina, che assieme all’intelligence sta conducendo le trattative per il rilascio dei 18 marittimi.
Lo stesso Marco Marrone in un suo post su Facebook ha dichiarato: “abbiamo appena iniziato… non ci fermeremo”.
Intanto i cittadini di Mazara si preparano a scendere piazza manifestando per le vie della citta’ chiedendo la liberazione dei 18 marittimi.
Il corteo partirà alle ore 19.00 da Pizza della Repubblica.
Redazione