Delusione per l’Italia ai Golden Globes Award, che si sono tenuti nella notte a Los Angeles all’insegna della sobrietà e degli abiti neri, indossati dai presenti quale atto di solidarietà verso le donne vittime di molestie sessuali e per sollecitare equità professionale e salariale fra uomini e donne, anche a Hollywood.
Chiamami Col Tuo Nome, di Luca Guadagnino, dopo avere ottenuto tre candidature: Miglior Film Drammatico, Miglior Interprete Protagonista e Miglior Attore non Protagonista non ha vinto nulla. Il film è stato battuto da Three Billboards Outside Ebbing, mentre Thimothée Chalamet e Armie Hammer hanno dovuto soccombere a Gary Oldman, per la sua interpretazione di Winston Churchill in L’ora più buia e a a Sam Rockwell per Three Billboards Outside Ebbing, Missouri, film che ha regalato il Globo d’oro anche al regista Martin Mcdonagh e alla attrice protagonista Frances McDormand, negandolo così a Helen Mirren candidata per il film di Paolo Virzì The Leisure Seeker.
Candidato contro giganti come The Post di Steven Spielberg e The Shape of water di Guillermo del Toro, Three Billboard outside Ebbing, Missouri ha vinto da outsider, così come ha fatto Lady bird, nella categoria miglior commedia o musical. Storia della crescita artistica e personale di una giovane donna, interpretata da Saoirse Ronan (che ha vinto nella categoria migliore attrice brillante) il film è stato scritto e diretto da una donna, Greta Gerwig, una delle poche donne registe a Hollywood, come più volte durante la serata è stato sottolineato: “Io sono stata la prima donna a ricevere un premio come regista – ha detto Barbra Streisand – è successo più di 30 anni fa, signori, è ora di cambiare, i tempi sono maturi, time’s up”, ha detto la cantante e attrice, una delle tante a dare voce, durante la serata, ai diritti delle donne, per una maggiore equità professionale, salariale e contro le molestie perpetrate per anni in silenzio e ora finalmente dichiarate.
Che qualcosa stia cambiando nei rapporti fra uomini e donne a Hollywood è un fatto confermato anche dal successo di Big Little Lies, miniserie tv che durante la serata dei Golden Globes ha vinto molto: Nicole Kidman ha vinto il Globo d’oro per la migliore attrice protagonista, Laura Dern quello per la migliore non protagonista, Alexander Skarsgård quello al migliore attore non protagonista per una miniserie, in Italia trasmessa da Sky.
L’ultima sconfitta italiana è arrivata quando Jude Law, candidato per il suo ruolo di Papa Lenny Belardo in The Young Pope di Paolo Sorrentino, è stato battuto da Ewan McGregor candidato per la seconda stagione della miniserie Fargo nella categoria migliore attore di una miniserie tv. I Golden Globes come ogni anno hanno dato ufficialmente il via alla stagione dei premi che si concluderà a inizio marzo con l’assegnazione degli Oscar.
(gds.it)