Come in tutto il mondo, anche in Italia le terapie agnostiche iniziano ad essere riconosciute dagli esponenti delle più alte istituzioni sanitarie, anche se l’accesso a questi tipi di farmaci non è immediato e nel nostro Paese si dovrà aspettare ancora qualche anno. Certo è che, ad oggi, sono tre i farmaci che dal 2017 sono stati approvati negli Stati Uniti e rappresentano una piccola rivoluzione nei trattamenti oncologici. Le terapie agnostiche si basano sulla teoria che una o più mutazioni molecolari possano essere responsabili dell’origine di ciascun cancro, indipendentemente dall’organo colpito. “Lo sviluppo di trattamenti agnostici è stato possibile grazie all’identificazione di nuove alterazioni molecolari in diversi tipi di tumori potenzialmente bersagliabili” ha spiegato Daniele Lavacchi, oncologo presso l’azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi Firenze e autore di una review sul tema: all’origine di tutti i tumori vi sarebbero dunque mutazioni genetiche comuni e la loro mappatura sta aprendo la porta a nuove speranze di ottenere terapie mirate, meno tossiche e più efficaci.
lilt