Nei giorni scorsi il Questore della provincia di Trapani ha disposto l’applicazione del cosiddetto “Daspo Willy” nei confronti di 2 marsalesi, Z.A., classe ‘97 e L.G. classe ‘95, ritenuti soggetti violenti, con diversi precedenti penali per reati contro la persona, il patrimonio e la Pubblica Amministrazione, nonché responsabili di molteplici violazioni alla normativa in materia di contenimento del COVID-19.
I predetti, durante lo scorso mese di gennaio, sono stati denunciati dal Commissariato di P.S. di Marsala, per lesioni personali aggravate, propaganda ed istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa e minacce gravi, perché si erano resi autori di un’aggressione nei confronti di un cittadino gambiano mentre questi, in compagnia della sua fidanzata, si trovava nei pressi di un distributore automatico di bevande sito nel centro storico di Marsala. La vittima, oltre ad essere stata oggetto di frasi offensive e minacciose e dal chiaro contenuto discriminatorio, veniva aggredita con una raffica di pugni. Tale condotta criminosa culminava con la minaccia a mano armata posta in essere dai due giovani lilibetani con l’utilizzo di una pistola (risultata poi essere una pistola giocattolo e sottoposta a sequestro), che veniva puntata alla testa del malcapitato con minaccia di procedere allo sparo. A seguito di tale grave episodio, accertato dalla Polizia di Stato, il GIP presso il Tribunale di Marsala, applicava nei confronti di uno dei due la misura cautelare degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico.
Al fine di salvaguardare la sicurezza e l’ordine pubblico nel centro storico di Marsala, il Questore di Trapani ha vietato ai due violenti di accedere e stazionare nelle immediate vicinanze degli esercizi pubblici e dei locali di pubblico intrattenimento (bar, pub, locali di somministrazione in genere) sedenti nelle vie del centro storico della cittadina marsalese. In caso di violazione i due soggetti rischiano una condanna da sei mesi a due anni e una multa da 8.000 a 20.000 euro.
Questura di Trapani