Imparare a respirare sembra un nonsenso perché se non sapessimo respirare, pensano i più, saremmo morti da un pezzo. Ed invece, quello che la stragrande maggioranza degli italiani fa è una respirazione a metà, spesso sbagliata, che ci fa si sopravvivere ma non vivere senza stress. Perché?
Fino ad una decina di anni fa ad occuparsi della respirazione erano solo lo Yoga e la medicina olistica orientale, ma da qualche tempo anche la scienza occidentale ha dedicato attenzione al respiro scoprendone le virtù straordinarie se fatto a dovere. Uno studio pubblicato sula rivista Science ha spiegato come la respirazione consapevole modula emozioni, stati d’eccitazione e tensione grazie ad un gruppo di neuroni che le controlla e comunica direttamente con una struttura cerebrale coinvolta nella risposta allo stress. Ma sappiamo anche che lo stress è, si, la risposta biochimica con cui l’organismo produce l’ormone cortisolo che ci difende dalle aggressioni esterne( (microbica, tossica, fisica, termica, traumatica e chimica), ma sappiamo anche che troppo cortisolo fiacca il nostro sistema immunitario e ci rende più fragili alle malattie, rallenta l’attività del cervello, intacca la memoria, fa salire la glicemia e ci fa pure ingrassare. Dunque, basta sapere tutto ciò per capire che se respiriamo bene, abbassiamo il cortisolo, e dunque insieme allo stress allontaniamo tutti i guai che abbiamo appena riassunto.
Quanto respirano le persone?
La ricerca ha appurato generalmente tutti noi senza saperlo respiriamo piuttosto male perché utilizziamo il 50% della capacità polmonare,. Se usassimo solo il 10% di più guadagneremmo maggiore produttività, lucidità, benessere, perché il 70% dello scambio con l’esterno passa dai polmoni ed è così che eliminiamo le tossine che si accumulano nell’organismo.
(Fonte staibene.it )