Segnali urgenti e necessari per evitare il declino e dare senso al futuro del porto di Mazara.
- Rimodellare progetto dragaggio del porto canale
- Posizionamento nel Sistema Portuale della Sicilia Occidentale.
- E’ più possibile e ravvicinato il pericolo che il finanziamento del dragaggio del porto canale sia revocato, che ritorni al CIPE stante che in otto anni non si è avuta la capacità di iniziare l’opera. La comunicazione istituzionalizzata comunale di proteste, solleciti, annunci senza risultati è stata un’arma spuntata. Il dragaggio del porto canale per l’amministrazione municipale continua ad essere più un problema che una soluzione. E il problema con il tempo è diventato emergenza grave. Una pagina dolorosa della storia di Mazara. Occorre con urgenza correre al riparo. L’istituto di ricerca internazionale Il Duemila non si tira indietro per risolvere i molti interrogativi e nel contempo porre valore di sviluppo e modernizzazione del porto, essenziale per una nuova dimensione di crescita della città. E’ la settima volta che interviene a sollecitare il dragaggio come testimonia il suo registro di attività. Con il coraggio della creatività la Presidenza de Il Duemila propone ripensamento complessivo del progetto. La soluzione all’emergenza è fatta di tanti dettagli piccoli e grandi. Tanti interrogativi tecnici – politici – burocratici. Bisogna confrontarsi per sintesi, condivisione e accordo. La colmata B di Tonnarella, ove si ritiene di depositare i materiali dello scavo è sottoposta a vincolo ambientale e paesaggistico. Il contesto e le tecniche richiedono oggi, dopo otto anni di essere ripensate. Le tematiche ambientali sono diventate fondamentali per l’esecuzione del progetto. Il Duemila per superare segnali preoccupanti di impoverimento della città invita il governo amministrativo a porre in essere approccio completamente diverso. Guardi alla realtà e quello che sta per succedere sulle nervature della ecologia a livello mondiale. Passi dalle parole ai fatti, eserciti pienamente il suo ruolo nei confronti della Regione e della Lega ambientale. Promuova e programmi nuova conferenza dei servizi, valuta i vincoli, la compatibilità tra obiettivi, procedure e finanziamento. Tutte le critiche e obiezioni saranno prese in considerazione per l’accordo pronto ad iniziare i lavori di dragaggio. Il Summit, ad avviso de Il Duemila, deve essere ripreso integralmente dalle televisioni locali serve ad evitare fraintendimenti ed equivoci come si sono avuti nel corso degli otto anni.
- Con lo sguardo sempre rivolto al porto, a spezzare l’ombra che ne oscura il valore Il duemila, presieduto dall’avv. Vella, indica un altro obiettivo prioritario per lo sviluppo e modernizzazione del porto canale che riguarda il bene presente e futuro della città. Il governo amministrativo richieda ed ottenga il posizionamento operativo del suo porto nel Sistema Portuale della Sicilia Occidentale non solo nella pesca alturiera anche nel traffico passeggeri e turismo nautico di alto tonnellaggio. Mazara del Vallo, per geografia e storia, è nella rotta più breve ed economica con Tunisi e Pantelleria. Il porto di Mazara non può più subire l’espulsione dal Mediterraneo nell’era della globalizzazione ma occorre un trattativa con l’autorità del Sistema Portuale della Sicilia Occidentale per continuare a credere nella città e nelle enormi potenzialità del suo porto rendendolo competitivo con linee strategiche di sviluppo.
La grande storia è amica. Fino al 1945 la Tirrena, compagnia nazionale di navigazione, collegava Mazara a Tunisi e Pantelleria. Nel 2001 la Siremar, compagnia siciliana, riprese il collegamento con Pantelleria provocando un boom turistico. Infondo nel futuro della città è compito difficile che non investe e spetta solo alla politica, l’energia morale, culturale dei cittadini migliori e coraggiosi, caratterizza e rappresenta la spinta al cambiamento per la grandezza di Mazara. La città da tempo non vive più di miracoli ma la generazione mazarese protagonista del futuro li auspica nell’orizzonte di domani.
Istituto di ricerca IL DUEMILA