“ Leggo con piacere che finalmente anche in seno al Governo si inizia a porre la necessità della riapertura di cinema e teatri, uno dei tanti segnali di quella discontinuità che anche in Consiglio dei Ministri chiedevamo da tempo.
Per noi di Italia Viva è sempre stato e continua ad essere un tema centrale, tanto da aver lanciato nell’autunno scorso una petizione online. Noi crediamo sia possibile far ripartire i luoghi della cultura e dello spettacolo in sicurezza e nel pieno rispetto delle regole anti-contagio.
Garantire le riaperture sarebbe un importante messaggio di fiducia ai cittadini e un segnale di speranza per un comparto che da un anno è nei fatti costretto al fermo, con conseguenze drammatiche per i lavoratori e per un comparto che, lo abbiamo sempre pensato, è assolutamente centrale. Perché non solo con la cultura si mangia, di cultura si vive.”
Le parole della senatrice Teresa Bellanova diventano per noi di Italia Viva un appello accorato alla riapertura dei luoghi deputati alla cultura, ma è anche un appello forte, determinato poichè non è più rinviabile, da parecchio tempo, infatti, in qualità di coordinatrice provinciale di Italia Viva, ho chiesto ai sindaci di fare utilizzare anche altre strutture, mantenendo i protocolli sanitari, per potere fronteggiare la chiusura prolungata di teatri e cinema, così come è stato penalizzato il comparto museale, compresi gli spettacoli musicali o le mostre che invece in altri luoghi hanno mantenuto l’apertura consentendo un ingresso in sicurezza.
Privare i cittadini, già sconvolti dalle restrizioni, dai lutti, dalla mancanza di progettualità, dai rapporti familiari, dagli affetti, anche di potere immergersi nella bellezza e nel fascino di opere d’arte o di spettacoli teatrali o della visione di un film ha significato privarli della possibilità di nutrirsi di quella bellezza, di ritemprare l’animo, di trovare fonti d’ispirazione, non dimenticando naturalmente anche le difficoltà economiche di migliaia di persone che d’arte campano e delle altre migliaia di persone che gravitano attorno al mondo dello spettacolo. Un forte segnale di discontinuità col precedente governo è necessario per salvaguardare i diritti ed il lavoro di tutti gli operatori dello spettacolo dagli attori, autori, sceneggiatori, ballerini ect fino ad arrivare ai tecnici, costumisti, direttori di scena…ognuno di loro, ad un anno esatto dalla pandemia, con ristori che oltre ad essere irrisori, molto spesso non sono arrivati, chiede ancora di essere rispettato nei diritti del proprio lavoro e tutelato nella salvaguardia dell’occupazione. Tutto ciò non può essere più rinviato. Naturalmente in concomitanza occorre accelerare sulle vaccinazioni, usufruendo anche del personale medico in pensione ed dei medici di base, instituendo un’anagrafe dei vaccinati, utilizzando palestre e auditorium per incrementare il numero dei vaccinati e velocizzare i tempi, salvaguardia della salute e lavoro devono procedere di pari passo.
La coordinatrice provinciale di Italia Viva Francesca Incandela