Dalla mezzanotte la Croazia è entrata a far parte dell’Eurozona e dell’area Schengen, e per l’occasione il momento storico è stato celebrato a due principali valichi di confine, con la Slovenia e con l’Ungheria, e a un bancomat nel centro della capitale Zagabria.Al valico di Bregana-Brežice, sull’autostrada Zagabria-Lubiana, il ministro degli Interni Davor Bozinović, ha simbolicamente premuto per l’ultima volta il pulsante per alzare la rampa e lasciar poco dopo passare le prime automobili senza controlli.
Alla cerimonia erano presenti anche la ministra slovena Sanja Ajanović Hovnik, e i capi della polizia croata e slovena. “Abbiamo aperto le porte all’Europa senza frontiere e definitivamente affermato la nostra identità europea per la quale si sono battute generazioni di croati”, ha detto il ministro. Un’analoga cerimonia si è tenuta anche al confine croato-ungherese, al valico Goričan-Letenye, dove ad alzare la rampa è stato il ministro degli Esteri, Goran Grlić Radman.
“Questo è un momento storico e va festeggiato”, ha dichiarato, aggiungendo che da oggi la Croazia si assume anche “la grande responsabilità per la protezione di più di 1.300 chilometri del confine esterno dell’Ue”, con la Serbia, il Montenegro e la Bosnia-Erzegovina. In totale sono stati soppressi 73 valichi di confine terrestri e 12 nei porti marittimi, mentre per il traffico aereo si dovrà aspettare fino al 26 marzo quando scatterà l’orario di volo estivo. Nel centro di Zagabria, a poche decine di metri dalla sede della Banca nazionale croata, che da oggi fa pienamente parte del Sistema europeo delle banche centrali con a capo la Bce, il governatore Boris Vujčić ha prelevato una banconota di cinquanta euro da un bancomat. “In questi tempi incerti – ha detto – l’euro offrirà ulteriore stabilità all’economia croata e faciliterà la crescita “. La banca centrale ha fornito nei mesi scorsi 63 milioni di banconote e 286 milioni di monete alle poste e alle banche, contanti che da oggi sono nel sistema del commercio. Nella notte di Capodanno per alcune ore non era possibile pagare con le carte di credito per l’adattamento telematico all’euro, mentre l’accesso digitale ai conti correnti sarà possibile solo da domani pomeriggio. Per i pagamenti in contanti il periodo di transizione durerà fino al 14 gennaio 2023. Il tasso di conversione è stato fissato a 7,53450 kune croate per 1 euro.
“L’anno nuovo è un momento di nuovi inizi, e oggi non c’è posto migliore in Europa per celebrarlo, come giorno di festa e di orgoglio per i croati, ma anche per tutti i cittadini dell’Europa”, ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, al confine croato-sloveno, al valico di Bregana, dove è giunta a mezzogiorno per celebrare l’ingresso della Croazia nell’area Schengen e nell’Eurozona. “Da oggi qui si passa senza controlli, e da oggi i croati hanno come loro moneta l’euro, la seconda valuta mondiale che rende noi europei più forti nel mondo, l’euro è uno dei nostri più grandi successi”, ha aggiunto.
Ansa