Ventisei anni fa una autobomba parcheggiata in via D’Amelio a Palermo uccideva il giudice Paolo Borsellino e gli agenti della sua scorta Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina.
Un attentato che nasconde ancora troppi lati oscuri. Ieri il presidente della Commissione regionale antimafia Claudio Fava ha mutuato dalle recenti motivazioni della sentenza Borsellino quater la definizione dell’indagine sulla strage di via D’Amelio, “il più clamoroso depistaggio che la storia della Repubblica ricordi”, e per questo chiederà agli attuali vertici dell’intelligence “che cosa è accaduto tra il ’92 e il ’94”.
Questa mattina, intanto, i familiari del giudice hanno partecipato nella chiesa di San Francesco Saverio a Palermo, alla messa in memoria delle vittime della strage di via D’Amelio, celebrata da parroco Don Vito Scordato. Alla funzione religiosa e commemorativa tra gli altri anche il questore di Palermo Renato Cortese, il prefetto di Palermo Antonella De Miro è il sottosegretario agli Interni Stefano Candiani.
Don Cosimo Scordato durante la funzione religiosa ha ricordato le vittime della strage e citato anche alcuni episodi della vita del magistrato, solito frequentare la parrocchia. “Quando assisteva alla messa – ha detto Don Cosimo – era quasi una presenza invisibile, si metteva in ginocchio in segno di dedizione nei confronti del Signore”.
Don Cosimo poi ha indicato ai fedeli una statuetta della Madonna, donata alla chiesa del quartiere dell’Albergheria da Agnese Borsellino, la moglie defunta del magistrato, a nome della famiglia, sistemata nel lato destro della chiesa.
Sempre alle 9 al Parco Uditore verranno piantati degli alberi in ricordo delle vittime della strage. Alle 15, ancora in via D’Amelio, sono previsti interventi dal palco sul tema “Le nuove generazioni respireranno il fresco profumo di libertà?” Alle 16.58 il minuto di silenzio. Alle 18, invece, verrà presentato il libro “La Repubblica delle Stragi”. Intervengono Salvatore Borsellino, fratello del giudice, Roberto Scarpinato, Giovanni Spinosa, Fabio Repici e Giuseppe Lo Bianco.
Alle 17.30, alla presenza del capo della polizia, Franco Gabrielli, si svolgerà la cerimonia di ricordo delle vittime con deposizione di corone di alloro sulla lapide commemorativa, nel Reparto Scorte della Questura. Alle 18, sulla piazza d’Armi della caserma “Pietro Lungaro”, verrà officiata dall’arcivescovo di Palermo, Monsignor Corrado Lorefice una santa messa in ricordo dei caduti in via D’Amelio.
Alle 19.30, sarà trasmesso in via D’Amelio un video con materiale inedito dal titolo “Nuove ipotesi sul furto dell’Agenda Rossa di Paolo Borsellino”, mentre alle 22, sempre nel luogo della strage, va in scena “Le parole rubate”, di Gery Palazzotto e Salvo Palazzolo, interpretato da Gigi Borruso con le musiche di Marco Betta, Fabio Lannino e Diego Spitaleri.
Il giudice e gli agenti della scorta verranno ricordati anche al teatro antico di Segesta dove alle 19.15, andrà in scena Jaco – tributo a Jaco Pastorius. Concerto in ricordo di Paolo Borsellino. Primo appuntamento della nuova stagione del Calatafimi Segesta Festival – Dionisiache 2018.
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