La ministra dell’Interno Luciana Lamorgese non è mai stata positiva al coronavirus. Ma il test del tampone molecolare e il suo risultato finiscono al centro di un esposto in procura. Che mette nel mirino chi ha diffuso la notizia.
Un breve riassulto delle puntate precedenti. Lunedì 7 dicembre durante il consiglio dei ministri che discute del recovery plan il quotidiano Il Tempo scrive sul suo sito internet, citando non meglio precisate fonti del Viminale, che la ministra è positiva a un test del tampone di routine effettuato in mattinata. La ministra, totalmente asintomatica, a quanto pare apprende da internet della sua positività prima di scoprire che c’è un messaggio del suo medico nel telefonino. Abbandona il consiglio e scatena anche un fuggi-fuggi da Palazzo Chigi mentre Luigi Di Maio e Alfonso Bonafede, che erano seduti vicino a lei, vanno in autoisolamento.
Ieri il colpo di scena. La positività del test molecolare eseguito lunedì scorso “è da attribuirsi a un errore nella processazione del campione”, ammette il dg dell’ospedale Sant’Andrea che lo ha processato. La responsabile del Viminale ha ripetuto il test molecolare nelle giornate di mercoledì 9 e di giovedì 10 ed entrambi sono risultati negativi. “La ministra presenterà denuncia contro ignoti per la fuga di notizie: il risultato del test, poi risultato errato, è stato riportato in tempo reale da alcuni siti online”, fa sapere il Viminale. E qui inizia la storia: “Mi sembrava molto strano che il risultato del test fosse arrivato appena dopo tre ore, perché evidenziava un’alta carica virale. Un esito davvero incompatibile con il mio stato di salute totalmente asintomatico. Per questo ho voluto ripeterlo e andare fino in fondo”, dice oggi Lamorgese secondo il Corriere della Sera.
Il sospetto è che il reperto sia stato contaminato. Ma secondo gli scienziati si tratta di casi rarissimi, anche se quel test non è sicuro al 100%. In ogni caso la positività al test del tampone per il coronavirus è un dato sensibile che riguarda la salute del cittadino: “Voglio sapere — dice la ministra secondo il Corriere — come è possibile che qualcuno l’abbia saputo prima di me e soprattutto perché abbia deciso di pubblicarlo ancor prima di verificare che la notizia fosse vera”. Lamorgese chiederà ai magistrati di verificare anche come sia stato possibile conoscere l’esito del test e diffondere l’informazione che avrebbero dovuto sapere soltanto al Sant’Andrea. L’ombra di un complotto si staglia sul Viminale.
Fonte – today.it