Sei anni di reclusione per una donna di Partinico accusata di maltrattamenti nei confronti delle due figlie. Il gup di Palermo Filippo Lo Presti ha condannato, con rito abbreviato, R.V.F., la giovane madre di due bambine (una di tre anni e l’altra di due) arrestata dai carabinieri nel luglio dello scorso anno. L’imputata, difesa dall’avvocato Giuseppe Pinella, ha sempre negato ogni responsabilità e davanti al giudice ha ribadito che le lesioni alle bambine erano dovute a cadute accidentali. Ma secondo i sostituti procuratori Ilaria De Somma e Federica La Chioma, che hanno coordinato le indagini dei carabinieri, sarebbe invece stata la madre, che in passato ha fatto uso di stupefacenti, a procurare le lesioni a entrambe le figlie.
La vicenda venne alla luce quando la bambina più grande arrivò in ospedale per un trauma al volto e la frattura scomposta di entrambi i polsi. Ad accompagnarla al pronto soccorso era stata la nonna, che ospitava abitualmente la nipote. Davanti al giudice, l’imputata ha ribadito quello che aveva detto agli investigatori, e cioè che i traumi della figlia erano dovuti a una caduta accidentale dal triciclo mentre giocava nel cortile di casa, a Partinico.
Dopo il primo ricovero, anche la sorella più piccola è stata portata in ospedale per lesioni al capo e morsi. Anche in relazione a questo episodio la madre si è detta innocente. Il tutore cui le bambine sono state affidate si è costituito parte civile, con l’assistenza dell’avvocato Cinzia Manzella.
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