Nella mattinata di ieri i poliziotti del commissariato di P.S. di Marsala hanno incontrato gli studenti dell’Istituto Superiore “Giovanni XXIII – Cosentino” di Marsala per parlare dei fenomeni del Bullismo e del Cyber-bullismo, ciò al fine di sensibilizzare i ragazzi sul tema della sicurezza sul web ed illustrare le varie forme di prevaricazione all’interno degli ambienti scolastici e sul web.
Durante l’incontro, il Commissario Capo Noemi Gennaro, l’Ispettore Gianni Milone e il Vice Ispettore Diego Scandariato hanno descritto le principali forme di reato, sovente commesse dai più giovani e le relative conseguenze penali, con particolare riferimento alla tematica delle devianze giovanili come il bullismo, il cyberbullismo, illustrando anche casi pratici rispetto ai quali il personale del Commissariato di P.S. di Marsala ha svolto approfondite indagini. Tra questi, particolare attenzione è stata rivolta ad una indagine nel corso della quale una minorenne vittima di una condotta di cyber-bullismo commessa da un soggetto che, attraverso la creazione di un profilo falso sulla piattaforma Instagram, aveva postato numerose fotografie della vittima, a sua insaputa, unitamente a commenti offensivi e denigratori. Gli accertamenti svolti sul web dai poliziotti del Commissariato di P.S. di Marsala hanno permesso di risalire al creatore del profilo fake, poi risultato essere la migliore amica della vittima.
Una lezione di sensibilizzazione e di prevenzione finalizzata a far riflettere gli studenti sull’importanza di adottare comportamenti improntati al rispetto delle regole anche nel vastissimo mondo virtuale del web.
Per questo la Polizia di Stato mette in campo le sue migliori risorse per prevenire e contrastare questo triste fenomeno che minaccia di rovinare la vita di molti ragazzi i quali non hanno il coraggio di parlarne con genitori ed insegnanti.
Molto spesso la pericolosità e l’invasività di questi reati si rivelano devastanti nella vita reale delle giovani vittime, come dimostra la vicenda della tredicenne morta suicida a Palermo nei giorni scorsi proprio perché vittima di cyberbullismo.
Questura di Trapani