“I solleciti Tari 2018, già a suo tempo inviati, sono stati correttamente calcolati sulla base della Tariffa 2018 e non su quella del 2017 come paventato da alcuni organi di stampa. La stessa emissione ordinaria effettuata nell’anno 2018, infatti, riportava correttamente la tariffazione approvata con deliberazione consiliare n. 39 del 28 marzo 2018”.
Lo afferma il dirigente del settore finanziario Maria Stella Marino che, avendo acquisito appositi chiarimenti dal funzionario responsabile dei Tributi, ha verificato che solo per un mero refuso nella lettera di accompagnamento ai modelli F24 era stato riportato erroneamente il riferimento tariffario 2017 anziché 2018, ma il calcolo è stato correttamente formulato sulla base dell’anno 2018. In pratica un refuso che non incide sulla quantificazione del tributo.
“Il mancato pagamento di solleciti anche a mezzo rateizzazione così come previsto – ricorda il dirigente del settore finanziario – comporterà l’emissione degli avvisi di accertamento per il medesimo anno (2018) gravati da sanzioni ed interessi”.
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