Nella serata del 6 giugno 2019, alle ore 23.40 circa, la Squadra Pegaso della Sezione Investigativa del Commissariato di P.S. di Mazara del Vallo, al culmine di una intensa attività di indagine, traeva in arresto nella flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio di cocaina Mario GENNA, sessantasettenne mazarese già noto alle forze dell’ordine, un tempo latitante e con precedenti per traffico di sostanze stupefacenti.
L’intensa attività di indagine, condotta senza tregua dagli investigatori della Pegaso, aveva fatto emergere più di un sospetto nei confronti dell’uomo residente in una villetta alla periferia di Mazara.
Appostatisi in modo da non destare sospetti e approfittando dell’ora buia, intorno alle ore 20.30 di venerdì 06 settembre, gli operatori notavano Mario Genna armeggiare all’esterno del muro di cinta della sua abitazione. All’interno di una crepa posta all’altezza della sede stradale, infatti, l’uomo aveva abilmente nascosto un involucro di plastica nero.
Non appena si avviava a rientrare nella propria villetta reggendo in mano l’involucro, Genna veniva prontamente fermato dagli investigatori, in modo tale da non lasciargli il tempo di sbarazzarsi dell’oggetto. All’interno dell’involucro gli operatori scoprivano 55 gr circa di cocaina purissima.
La perquisizione sull’uomo, estesa successivamente alla sua abitazione, conduceva al sequestro della complessiva somma di € 3.200,00, suddivisa in banconote da € 50,00 e € 20,00, oltre che di diversi cellulari, altri apparati elettronici e di tutto l’occorrente per il confezionamento della sostanza stupefacente.
Si stima che la vendita dello stupefacente sul mercato locale della droga avrebbe consentito di realizzare un guadagno superiore alla somma di € 10.000,00 circa.
Dopo aver operato il sequestro della droga e degli oggetti costituenti corpo del reato, Genna veniva condotto negli uffici di questo Commissariato e tratto in arresto in quanto ritenuto nella flagranza del reato di detenzione a fini di spaccio di sostanza stupefacente del tipo “cocaina”, ai sensi dell’art. 73 del D.P.R. 309/1990.
Come da disposizioni impartite dal P.M. di turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Marsala, completata la redazione degli atti di polizia giudiziaria e l’analisi della sostanza drogante, il soggetto arrestato e foto-segnalato veniva condotto presso la sua abitazione, ove veniva posto in regime di arresti domiciliari. All’udienza del giorno successivo, tenutasi nelle forme del rito direttissimo, l’arresto veniva convalidato dal Giudice e veniva disposta la traduzione in carcere, a Trapani.
Comunicato Stampa Commissariato di Polizia