Continua la scia degli atti vandalici in città. Oggi l’attenzione è rivolta all’oasi di preghiera presso la statua di San Padre Pio in contrada affacciata, adiacente ad alcuni istituti scolastici. Un luogo di preghiera, da tanti anni frequentato da parecchi fedeli che spesso si recano sul posto per sostare in meditazione, in riflessione e in grande devozione. In molti portano fiori, oggetti e soprattutto lasciano una piccola offerta in una cassetta-cassaforte in metallo, posta su un piedistallo in cemento. Ed è di questa che oggi vi raccontiamo… Non è la prima volta che accade quanto vi raccontiamo… Nei giorni scorsi, ignoti hanno scassinato la cassaforte porta offerte, asportando poche monete, forse centesimi. Un atto criminoso che non dà buona immagine alla comunità mazarese e a quei fedeli che hanno scelto quel luogo di preghiera. La zona dell’avvenuto furto, da anni risulta non essere illuminata per via della sparizione di fili di corrente elettrica, per cui sempre al buio. L’oasi di San Pio è nata nel 1988 ed è gestita da un comitato laico che si autogestisce per dare decoro, pulizia e mantenimento dell’area di preghiera. I pochi proventi delle offerte sono serviti sempre alla gestione della pulizia, sistemazione giardinaggio e la cura dell’oasi. Il comitato lamenta l’attuale situazione della mancanza di luce e della video sorveglianza. Ci si auspica un intervento celere da parte dell’amministrazione comunale per incaricare gli addetti ai lavori al ripristino dell’impianto elettrico.
Piero Campisi