Mazara del Vallo ancora alla ribalta, ancora con i suoi molteplici aspetti culturali, con il suo Liceo Artistico stavolta, anzi, nuovamente. Si perché il Liceo Artistico è: “il nostro Liceo Artistico” e come tale rappresenta preziosa risorsa della città, con i suoi studenti, in grado di dimostrare che la cultura non è mero ricordo (di presunto tempo che fu) su cui polemizzare, ma realtà concreta su cui questi nostri giovani trovano riferimento per la loro crescita.
Così il cortometraggio “Pablo P.”, realizzato dagli allievi del Liceo Artistico “Don Gaspare Morello”, viene selezionato a livello nazionale per la XIX Edizione “Sottodiciotto Film Festival & Campus” e Giovedì 22 Marzo 2018, alle ore 11.00, verrà proiettato presso il Cinema Massimo di Torino (il programma relativo a dibattiti, visite, laboratori e quant’altro è consultabile sul sito: www.sottodiciottofilmfestival.it ).
– “Già in passato il Liceo Artistico ha dimostrato di agire da protagonista su vari livelli” – dichiara il Dirigente Scolastico Prof. Alberto Ditta – “ricordiamo infatti il Primo Premio “Basta violenza sulle donne” con il cortometraggio “L’Amore non ha Lividi”, il secondo posto al concorso “Davide Giovani” ottenuto con una recensione cinematografica, oltre alle diverse vittorie, più scontate probabilmente, su concorsi prettamente artistici. “Pablo P.” apriva, il 29 Marzo 2017, lo spettacolo dal titolo omonimo, messo in scena al CineTeatro Rivoli di Mazara del Vallo, recital dedicato al grande artista Pablo Picasso e che ha bissato il successo del recital “L’Arte siamo Noi” del 2015, entrambi frutto” – conclude il D.S. – “di una stretta collaborazione fra insegnanti e alunni del nostro Liceo”-.
In un momento in cui tanto si parla, talvolta a ragione, di crisi di diversa natura (crisi del sistema scolastico, crisi dei valori, ecc.), è davvero confortante scoprire tanti giovani impegnarsi in attività culturali e laboratoriali di tale livello, giovani che lavorano con entusiasmo a stretto contatto con i loro insegnanti e soprattutto constatarne l’alto livello umano.
Erino D’Antoni