Dopo gli interventi del vice sindaco Vito Billardello, del presidente del consiglio comunale Vito Gancitano e del presidente dell’assemblea consortile del Consorzio Giuseppe Scarcella (sindaco di Paceco), del componente del cda consortile Bernardo Triolo ed il saluto di Peppe Russo per l’ordine dei commercialisti e revisori contabili e di Nino Guercio per l’ordine dei giornalisti, il direttore del Consorzio Antonella Marascia ha introdotto l’intervento del relatore: il prof. Renato Di Gregorio, presidente di Impresa Insieme s.r.l. e della Società Italiana di Ergonomia del Lazio, fondatore dell’Istituto di Ricerca sulla Formazione-Intervento, ideatore del metodo dell’Organizzazione territoriale.
Stralcio dell’intervento del prof. Di Gregorio:
“E’ partito un processo che ha come obiettivo principale quello di strutturare un’organizzazione territoriale che consenta uno sviluppo locale entro cui si colloca la trasformazione dei beni confiscati alla mafia per una loro proficua utilizzazione. Un tale processo si configura come una modalità partecipativa che renda la comunità locale protagonista nel processo di sviluppo. Dal punto di vista organizzativo si conta di attivare una rete tra i diversi funzionari dei comuni presenti all’interno del consorzio per attivare processi omologhi e dare uniformità all’intervento di riallocazione dei beni. Anche la comunicazione cambierà di passo perché punti a raccontare il processo di cambiamento nel suo divenire piuttosto che solo i risultati. Saranno chiamati a partecipare tutti gli enti (scuole, associazioni, imprese, forze dell’ordine, enti dello Stato ) che caratterizzano il territorio e che nella loro interazione garantiscono una trasformazione condivisa del patrimonio disponibile. Tale programma, che il presidente del consorzio Giuseppe Scarcella (sindaco di Paceco) ed il direttore del Consorzio Antonella Marascia (segretario generale del Comune di Mazara) contano di attivare, già prevede delle tappe precise di sviluppo tra cui per prima la costituzione della rete dei segretari comunali, quella dei servizi tecnici e infine quella dei referenti del turismo anche perché la legalità si lega strettamente allo sviluppo del turismo ed alla sua capacità di produrre occupazione riducendo la disponibilità di potenziale manovalanza a qualsiasi forma di criminalità”.
Comunicato Stampa Comune di Mazara del Vallo