Apprendo da notizie giornalistiche, con particolare riferimento a quelle pubblicate in data 07/07/2020 (ore 11:57:00) e 08/07/2020
(ore 8:00), sulla testata on-line TP24.it, di un mio coinvolgimento con fatti di natura mafiosa, in relazione alle misure cautelari eseguite in data 07/07/2020 nei confronti ASARO Mariano, dell’On. RUGGIRELLO ed altri. In particolare, nel corpo dell’articolo, intitolato “Mafia, il medico dell’Asp che parlava con Ruggirello e il boss Asaro per l’ambulatorio a Paceco”, si legge testualmente che io avrei fatto “da interlocutore all’ex deputato Paolo Ruggirello e al boss Mariano Asaro per l’apefiura di una clinica dentistica convenzionata, con dei restanome, a Paceco”, aggiungendo che di tale notizia vi sarebbe addirittura ” certezza” . In relazione a tali notizie, sicuramente tendenziose, voglio immediatamente precisare quanto segue. Innanzitutto, nego qualsiasi coinvolgimento con ambienti malavitosi, in quanto geneticamente distanti da me anni luce.
Non ho mai avuto il benché minimo contatto con ASARO Mariano, né, tantomeno, sono mai stato suo compagno di scuola (come si lascia intendere da stralci di intercettazioni pubblicati nell’articolo). Non l’ho mai incontrato né sentito. Conosco da anni l’on. RUGGIRELLO con il quale ho avuto, in ragione del mio incarico lavorativo, solo contatti di natura istituzionale e nulla di piu. Della clinica odontoiatrica, di cui si parla nell’articolo, non ho mai ricevuto né istanze né richieste di qualsiasi tipo. Inoltre, essendo io il Direttore dell’U.O.C. del Servizio Igiene degli Ambienti di Vita presso l’Asp dr Trapani, non potevo avere alcuna competenza istituzionale per istruire le pratiche relative a studi e
ambulatori odontoiatrici, che sono di competenza delle UU.OO di Igiene e Sanità Pubblica Territoriale le quali le istruiscono in nome e per conto dei Sindaci competenti per territorio. Pertanto, dawero non si comprende quale mai possa essere il mio coinvolgimento.
Inoltre, preciso sin d’ora che non sono stato destinatario di prowedimenti giudiziari o di informazio m di garanzia. A riprova della mia totale estraneità ar fatti, proprio ieri sono stato sentito dagli inquirenti a sommarie informazioni, a titolo di persona informata sui fatti (ossia testimone). Cio dimostra che l’Autorità Giudiziaria mi ritiene estraneo rispetto a qualsivoglia ipotesi di reato o coinvolgimento diretto in fatti illeciti.Le informazioni riportate in ordine alla mia persona in questa vicenda (additandole in termini di “cettezza”) ledono gravemente la mia immagine personale e professionale nonché quella dell’Azienda Sanitaria Provinciale per la quale presto onorato servizio da oltre venti anni. Quanto sopra, con la presente, ai sensi dell’art. 8 della l. n.47 del 1948 (legge sulla stampa), Vi diffido a provvedere immediatamente alla rettifica degli articoli giornalistici di cui in narrativa, con espressa riserva di tutelare la mia immagine nelle opportune sedi.
Dott. Francesco Di Gregorio