Gianni Jihed, titolare della ditta di traslochi denominata “Casanuova”, con sede in Mazara del Vallo, mi ha conferito formale mandato, al fine di uscire allo scoperto, onde evitare ulteriori spiacevoli equivoci e fare definitiva chiarezza in ordine a quanto riportato in numerosi articoli apparsi in questi giorni su molti quotidiani nazionali e locali in relazione al trasloco effettuato in Campobello di Mazara, nella via San Giovanni numero 260, il giorno 04 giugno 2022, presso l’unità immobiliare che successivamente sarebbe stata individuata quale “terzo covo” di Matteo Messina Denaro, tratto in arresto lo scorso 16 gennaio 2023.
Sul tema occorre fare piena chiarezza in quanto detti articoli presentano alcune imprecisioni che inevitabilmente distorcono la realtà dei fatti.
E’ d’uopo premettere che la ditta Casanuova di Gianni Jihed è solita effettuare traslochi non solo localmente, bensì anche in molte altre città italiane ed europee.
Così come avvenuto precedentemente per molti altri incarichi di lavoro, il mio cliente ebbe a ricevere alcuni messaggi WhatsApp, anche vocali, da un numero di cellulare ad egli sconosciuto con l’interlocutore che gli commissionava un trasloco in Campobello di Mazara, nella via San Giovanni numero 260, per il giorno 04 giugno 2022, precisando che detto trasloco riguardava mobili che si trovavano al primo piano di quell’abitazione ed avrebbero dovuto essere trasferiti al piano terra di un’altra abitazione distante circa 100 metri.
Tengo a precisare che la descritta chat WhatsApp è già nella disponibilità degli organi inquirenti.
Tuttavia, non è assolutamente vero che il mio patrocinato ha riconosciuto in Matteo Messina Denaro colui che gli aveva commissionato il trasloco tramite le recenti immagini televisive.
Per inciso non si comprende come detta circostanza, per di più non rispondente al vero, sia stata resa nota agli organi di stampa che l’hanno pubblicata senza alcun preventivo loro doveroso riscontro.
Nondimeno, questa la verità dei fatti: ricevuto l’incarico via WhatsApp di effettuare il trasloco per il giorno 4 giugno 2022, il mio cliente, a causa dei contestuali numerosi impegni lavorativi in altri siti ed avendo la disponibilità per tale data di soli due operai, si è visto costretto a chiederne ulteriori due ad altra ditta di traslochi all’insegna dei consueti rapporti di collaborazione.
Alle operazioni di trasloco il mio assistito non era personalmente presente.
Diffusasi la notizia dell’arresto del latitante, con ogni connessa immagine televisiva, il titolare della ditta che aveva concesso al mio cliente la possibilità di utilizzare due dei suoi dipendenti – i quali avevano riconosciuto in televisione la casa oggetto di trasloco – si è recato presso la sede della “Casanuova” contestando al mio assistito, titolare di quest’ultima, di avere effettuato nel giugno 2022 un trasloco per Messina Denaro, avvalendosi di suoi dipendenti.
Naturalmente il mio cliente, ignaro di tutto, rimasto letteralmente basito da tale affermazione, ed incredulo, chiamava il suo operaio di fiducia che aveva partecipato al trasloco ed in sua presenza scorreva a ritroso la propria chat WhatsApp trovando fra i messaggi anche la foto della casa presso cui era stato fatto il trasloco.
In effetti il proprio dipendente riconosceva l’immobile ivi raffigurato come quello da cui era stato effettuato il trasloco il giorno 04 giugno 2022.
A quel punto il mio assistito si è immediatamente recato presso il commissariato di Polizia di Mazara del Vallo per riferire l’accaduto, ed in quella sede è stato ovviamente assunto a sommarie informazioni.
Queste le reali modalità che hanno condotto alla scoperta di quello che viene indicato come il “terzo covo” di Matteo Messina Denaro, in Campobello di Mazara, nella via San Giovanni numero 260.
avv. Antonio Mariano Consentino