Marsala piange la scomparsa, a 102 anni, del partigiano Rosario Parrinello, il bottaio che volle farsi liberatore. Con il nome di battaglia di «Capitano» o «Sicilia» fece parte della Divisione Garibaldi «Nino Nannetti» – Brigata «Cacciatori delle Alpi», che durante la Guerra di Liberazione dal Nazifascismo fu operativa nel Cadore, in provincia di Bolzano.
Dal 2012 era anche presidente onorario dell’Anpi di Marsala, nel 2016 è stato insignito di medaglia dall’allora ministro della Difesa Roberta Pinotti.
«Saremo nelle piazze con la pastasciutta antifascista anche per lui. E con lui», commenta la notizia l’Anpi, l’associazione nazionale dei partigiani.
Rosario Parrinello, che prima della Resistenza prese parte anche alla battaglia di El Alamein, «l’uomo dalla parte giusta», come viene ricordato con affetto, ha sempre lavorato duro. Ex bottaio e agricoltore, era vedovo dal 2006, tre figli, sei nipoti e tre pronipoti. Sino alla fine, qualcuno ricorda, «ha amato la sua storia e la storia partigiana e ha voluto tramandarla ai suoi parenti e a chi incontrava».
Ed è stato amante della vita, «anche della buona tavola». Fino a qualche anno fa fumava e a pranzo beveva mezzo bicchiere di ‘alto gradò, il vino tipico delle campagne marsalesi. I funerali questo pomeriggio alle 16, presso la Chiesa San Francesco di Paola.
«La nostra bandiera», ha scritto il presidente dell’Anpi di Marsala Pino Nilo, «si inchinerà in onore di Rosario grande partigiano e nostro presidente onorario»
Fonte Gds