Negli ospedali siciliani si può morire di attesa.
Alcuni giorni fa, a Mazara, è morto un uomo a causa delle lesioni riportate in un incidente stradale. Trasportato con un’ambulanza al pronto soccorso, restava in ospedale dalle ore 16 fino all’una del giorno successivo, in attesa che si “liberasse” un posto in qualche ospedale di Palermo. L’uomo, denunciano pubblicamente i parenti, avrebbe dovuto essere urgentemente operato per bloccare un’emorragia interna.
È morto durante il trasporto in un altro ospedale.
Non sappiamo se l’eventuale intervento gli avrebbe salvato la vita, oppure no. Tuttavia, questo non può passare sotto silenzio. Poniamo alcuni interrogativi:
1) é giustificabile non intervenire su un paziente in condizioni gravi o disperate, tentando di tutto per salvarlo, se non c’è un posto letto disponile in uno degli ospedali siciliani?
2) se davvero, come denunciano i familiari, c’era la necessità di un’operazione urgente, perché non si è intervenuti immediatamente?
3) Non si dovrebbe porsi il problema di salvare il paziente e poi, eventualmente, quello del posto letto disponibile?
Crediamo che la vicenda meriti un’indagine e degli accertamenti accurati.
Ormai i politici e i burocrati della sanità assumono il ruolo di imbonitori, mentre negli ospedali siciliani si può morire di attesa.
Questo può succedere a ognuno di noi o dei nostri familiari.
Non è accettabile!
Fonte Dalla parte del torto