Via Domenico Arcuri, arriva un nuovo commissario all’emergenza Covid. Con la scelta del generale Francesco Paolo Figliuolo, il presidente del Consiglio Mario Draghi completa il rinnovamento della struttura che gestirà il dossier vaccini, in un coordinamento sempre più stretto tra le forze armate e la Protezione civile, ora guidata da Fabrizio Curcio. La decisione arriva alla vigilia della firma del primo dpcm di Draghi, con le misure anti contagio in vigore fino a dopo Pasqua.
L’allarme per la risalita dei contagi da Coronavirus, anche per effetto delle varianti, è sempre più alto. La linea resta rigorosa, con un inasprimento delle misure in zona rossa, a partire dalla chiusura di tutte le scuole.
Sarebbe questa l’impalcatura del nuovo Dpcm che Mario Draghi intende chiudere e firmare entro oggi.
Diversi governatori di Regione non escludono misure più restrittive. È in questo contesto che Draghi si prepara a firmare il suo primo dpcm. Dal 6 marzo al 6 aprile resterà la divisione in fasce e non ci saranno allentamenti. Anzi, in zona rossa chiuderanno i barbieri parrucchieri e soprattutto tutte le scuole, anche asili, elementari e medie.
L’impianto del dpcm resta quello comunicato già venerdì alle Regioni: chiusura serale per bar e ristoranti, stop agli spostamenti (già disposta con decreto legge), con l’eccezione della riapertura di cinema e teatri dal 27 marzo.
Il nuovo Dpcm, che scatterà il 6 marzo, potrebbe essere valido per un mese: secondo una bozza del test i divieti e le restrizioni resteranno in vigore anche per Pasqua e Pasquetta, le seconde dell’era Covid, scadendo il 6 aprile. Queste dovrebbero essere le misure contenute nel nuovo provvedimento.
BARBIERI E PARRUCCHIERI CHIUSI (ZONA ROSSA)
In questa fascia sono sospese le attività inerenti servizi alla persona, diverse da quelle individuate nell’allegato 24, dove – a differenza del precedente provvedimento – non vengono menzionati i servizi dei saloni di barbiere e di parrucchiere.
IN CASA POSSONO ENTRARE ANCHE I NON CONVIVENTI (ZONA GIALLA), MA FESTE VIETATE
In questa fascia viene cancellata dal bozza del nuovo Dpcm la misura – citata nel precedente documento, secondo cui – “con riguardo alle abitazioni private, è fortemente raccomandato di non ricevere persone diverse dai conviventi, salvo che per esigenze lavorative o situazioni di necessità e urgenza”. Nella bozza del nuovo provvedimento restano comunque “vietate le feste nei luoghi al chiuso e all’aperto, ivi comprese quelle conseguenti alle cerimonie civili e religiose”.
CINEMA E TEATRI APRONO DAL 27/3, MUSEI ANCHE NEL WEEK END (ZONA GIALLA)
A decorrere dal 27 marzo 2021 in zona gialla spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi anche all’aperto sono svolti con posti a sedere preassegnati e distanziati e a condizione che sia comunque assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia per il personale, sia per gli spettatori che non siano abitualmente conviventi, spiega la bozza del Dpcm. Il ministro Franceschini ha annunciato l’accesso ai musei su prenotazione anche nel weekend (questi ultimi per ora aperti in questa stessa fascia solo nei giorni infrasettimanali).
VIAGGI VIETATI, STOP SPOSTAMENTI TRA LE REGIONI
Il divieto di spostamento tra le Regioni è valido fino al 27 marzo ma assieme al prossimo Dpcm, che disciplinerà le misure fino al 6 aprile, Pasqua compresa, potrebbe essere nuovamente prorogato con un decreto. Come sempre è consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione così come gli spostamenti motivati da esigenze lavorative, ragioni di salute o situazioni di necessità. Permessa in zona gialla in ambito regionale la visita in una sola abitazione privata, una volta al giorno, fra le 5 del mattino e le 22. Possono spostarsi due persone più i figli minori di 14 anni.
SECONDE CASE
Consentito recarsi nelle seconde in zona gialla o arancione (anche se si trovano fuori regione) solo al nucleo familiare e soltanto se la casa è disabitata. Non si può andare nella seconda casa con amici e parenti. Non è possibile invece – a meno di urgenti e necessari motivi – se le abitazioni sono in zone rosse o arancione scuro. Sono vietati i viaggi per turismo. – SHOPPING: Negozi chiusi solo in zona rossa dove sono garantiti esclusivamente gli esercizi commerciali di prodotti essenziali: farmacie, alimentari, ferramenta. In zona gialla e arancione tutti i negozi sono aperti. Nei week end continuano ad essere chiusi i centri commerciali. Negli esercizi sono valide le solite misure di sicurezza: distanziamento, mascherina, ingressi contingentati.
CONTINUA LA SERRATA DI PISCINE E PALESTRE
Ancora lontana la possibilità di andare in palestra o in piscina. Vietati gli sport di contatto e di squadra. Consentita invece l’attività motoria individuale all’aperto come la camminata, la bici e la corsa. Al momento il Cts visto l’andamento dei contagi non ritiene opportuno allentare le restrizioni in questo settore. Se le cose dovessero migliorare si potrebbe pensare almeno a lezioni individuali o su prenotazioni. Agli agonisti è permesso di allenarsi.
LA SERA NIENTE RISTORANTE
Niente cene al ristorante. Nonostante l’asse Salvini-Bonaccini al ristorante e bar in zona gialla si potrà andare solo di giorno. Si temono gli assembramenti fuori dai locali, che puntualmente avvengono anche a locali chiusi nel fine settimana. Dunque le regole per i ristoranti restano quelle in vigore: in zona gialla aperti fino alle 18 e fino alle 22 consentito l’asporto. A domicilio è consentito ad ogni ora. Asporto e domicilio sono consentiti nelle zone arancio e rosse. Eccezione fanno gli autogrill, oltre le 18 in zona gialla, le mense e i ristoranti negli alberghi.
SCUOLA
Nelle zone rosse tutte le scuole – stando alle indicazioni del Cts – dovrebbero essere chiuse. Gli esperti hanno anche valutato che gli studenti dovranno essere in Dad nel caso l’incidenza sia superiore a 250 casi ogni 100mila abitanti. In tutte le altre situazioni, la scuola resta in presenza come già stabilito dai provvedimenti in vigore: in presenza per gli alunni dell’infanzia, delle elementari e delle medie mentre per quelli delle superiori è pervista la didattica è in presenza almeno al 50% e fino ad un massimo del 75%. Nel testo della bozza del Dpcm si introduce un ulteriore misura: “al fine di mantenere il distanziamento sociale, è da escludersi qualsiasi altra forma di aggregazione alternativa”. In alcuni casi i governatori hanno già applicato misure più restrittive come ad esempio in Puglia, Campania e Marche.
Fonte Gds