Entro la serata di domenica 25 ottobre potrebbe arrivare un nuovo dpcm. Il governo, si legge su ‘La Repubblica’, si starebbe preparando a fronteggiare con misure ancora più stringenti l’onda d’urto del coronavirus attesa nelle prossime 72 ore. Le proiezioni e i grafici che circolano tra Palazzo Chigi e il ministero della Salute, infatti, sarebbero concordi sul fatto che da oggi e fino a venerdì la curva del contagio in Italia crescerà rapidamente, troppo rapidamente.
Nuovo dpcm in arrivo: le misure
Il nuovo decreto potrebbe arrivare già questo weekend, sarebbe il terzo in un mese dopo quello del 18 ottobre, con l’introduzione di un coprifuoco nazionale dalle 23, limitando gli spostamenti tra le regioni se non per motivi di lavoro e salute. Uno scenario che vedrebbe però contrario il premier, più intenzionato a intervenire con una ulteriore stretta solo su trasporti e scuola, ma su quest’ultimo aspetto ci sarebbe da convincere la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina.
Per decongestionare il trasporto pubblico locale, considerato dagli scienziati un veicolo del contagio, si mira, inoltre, ai doppi turni a scuola. L’obiettivo è quello di ammorbidire le resistenze della ministra dell’Istruzione: “Deve fare di più, deve superare le proprie rigidità”, ripetono i membri del Cts e alcuni suoi colleghi ministri.
A scuola si andrebbe mattina e pomeriggio, scaglionando le entrate. Inoltre, si tornerebbe anche all’ipotesi, discussa e poi scartata la scorsa settimana, di spostare a dopo le 9 l’ingresso, preferibilmente tra le 10 e le 11, in modo da alleggerire i mezzi pubblici e allontanare i ragazzi dalle ore di punta, quando bus e metro sono già molto affollati da chi va al lavoro.
In una nota stampa, Palazzo Chigi fa sapere che le voci di un nuovo DPCM in preparazione sono per ora solo “mere ipotesi che non trovano alcun fondamento” perché è tutto vincolato all’andamento della curva epidemiologica.
In questa fase di continua emergenza, con la situazione in costante evoluzione, sottolineano le stesse fonti, “certamente non si può escludere che possano essere adottati nelle prossime settimane altri provvedimenti, ma non significa affatto che siano state già prese delle decisioni o nuove misure. Azzardare o ipotizzare adesso, quindi,nuovi e imminenti decreti rischia soltanto di creare confusione e incertezze tra i cittadini”.
Fonte orizzontescuola