Pechino ha condannato oggi l’imposizione di test Covid da parte di una dozzina di Paesi ai viaggiatori provenienti dalla Cina, avvertendo che potrebbe prendere “contromisure” come ritorsione.
“Alcuni Paesi hanno messo in atto restrizioni all’ingresso rivolte esclusivamente ai viaggiatori cinesi.
Questo non ha basi scientifiche e alcune pratiche sono inaccettabili”, ha dichiarato la portavoce del Ministero degli Esteri Mao Ning, aggiungendo che la Cina potrebbe “prendere contromisure, sulla base del principio di reciprocità”.
Il primo ministro francese Elisabeth Borne ha dichiarato che i test anti Covid-19 per i viaggiatori in arrivo dalla Cina continueranno nonostante le proteste di Pechino. “Penso che stiamo compiendo il nostro dovere nel chiedere test”, ha detto Borne alla radio France Info quando gli è stato chiesto della reazione della Cina, prima di aggiungere: “Continueremo a farlo”.
Ansa