Paura per una bimba di 18 mesi a Palermo, ricoverata in rianimazione all’ospedale pediatrico Di Cristina a Palermo dopo avere ingerito dell’hashish. Le sue condizioni non sono gravi. La piccola era stata trasportata inizialmente all’ospedale Buccheri La Ferla dai genitori e quando l’hanno visitata i medici hanno capito subito che aveva una intossicazione da assunzione di droga.
E così dopo avere preparato tutto per il trasferimento in ambulanza nella rianimazione dell’ospedale Di Cristina, che si trova in un’altra zona della città, per ricevere le cure adeguate i sanitari hanno allertato la polizia, che sta indagando sul caso.
La bimba avrebbe trovato il pezzettino di hashish che ha ingerito in un comodino di casa e l’avrebbe ingoiato pensando che fosse una caramella. I genitori entrambi di 28 anni, che abitano nel quartiere Brancaccio, si sono accorti subito di quello che era successo e sono andati di corsa in ospedale. I due sono stati segnalati più volte come assuntori di sostanze stupefacenti. Il papà è finito anche in carcere per rapina.
In tarda mattinata erano in casa, come hanno raccontato agli agenti della squadra mobile che li hanno sentiti. Poi d’un tratto si sono accorti che la bimba di 18 mesi masticava qualcosa. Hanno compreso subito che aveva ingerito la sostanza stupefacente. I medici del Buccheri La Ferla l’hanno stabilizzata e la piccola è rimasta sempre cosciente. Nel frattempo gli agenti sono andati in casa e hanno eseguito una perquisizione per verificare se vi fosse altra droga. La bimba ora è ricoverata nell’ospedale Di Cristina, non è in pericolo di vita e per precauzione è ricoverata in rianimazione. Spetterà al Tribunale per i minorenni la decisione sul destino della bimba.
“E’ stata trasferita da noi dopo aver ricevuto le prime cure – conferma il direttore sanitario del Di Cristina, Giorgio Trizzino – al momento è in rianimazione anche se non sarebbe in pericolo di vita. Il quadro clinico è di intossicazione da ingestione di droghe”.
A Palermo non è la prima volta che bambini sono ricoverati in ospedale per assunzione di droghe. Nell’agosto di due anni fa, una neonata di 8 mesi fu ricoverata sempre al Di Cristina dove i medici riscontrarono anche in questo caso la presenza di hashish nell’organismo della piccola. Il padre aveva ammesso di utilizzare la droga, la piccola ne aveva ingerito una piccola quantità mentre giocava in casa. Dopo essere stata dimessa, la bimba è stata data in affidamento ad un’altra famiglia.
Sei anni fa, vittima della droga fu un bambino di 18 mesi che rischiò di morire; in quel caso nelle urine i sanitari trovarono tracce di cocaina. I genitori, tossicodipendenti, furono entrambi accusati di lesioni gravi per aver lasciato sul tavolo tracce di cocaina che venivano ingerite dal bambino e dagli altri due fratelli.
L’ultimo caso s’è verificato nel milanese, lo scorso 4 dicembre quando un bambino di 20 mesi è stato ricoverato in gravi condizioni a causa di un’intossicazione da Thc, il principio attivo dell’hashish. Il piccolo e’ stato male sabato a Sesto S.Giovanni (Milano) ma solo ieri i medici hanno avvisato la polizia dopo i risultati delle analisi del sangue. Lo riportano oggi alcuni quotidiani. Dai primi accertamenti svolti dalla polizia, il padre del piccolo, un egiziano, sarebbe abituale consumatore di hashish. I genitori si sono giustificati sostenendo che il piccolo avrebbe trovato e ingerito l’hashish in un parco giochi ma l’ipotesi più credibile è quella che invece lo abbia trovato in casa. Il bambino, dopo le convulsioni e una grave crisi respiratoria, ora sta meglio.
(Gds.it)