“Una nuova politica di condivisione dell’area del Mediterraneo con l’introduzione di regole comuni per disciplinare l’attività di pesca, attraverso specifiche soluzioni individuate da apposito organismo internazionale”.
È quanto ha chiesto Giuseppe Messina, Segretario Ugl Sicilia, nel corso dell’intervento al convegno “La politica comune della pesca e l’impatto sulle marineria siciliane” che si è svolto presso il Teatro “Garibaldi” di Mazara del Vallo, nell’ambito della X Edizione del Blue Sea Land a Mazara del Vallo.
“Un nuova visione è necessaria per riscrivere le regole a garanzia della sostenibilità economica e sociale del settore ittico – prosegue – perché la redditività è a rischio se non si introducono elementi di innovazione di prodotto e di processo e di modifica il modello di gestione”.
“Bisogna guardare anche alla costruzione di imbarcazioni “green” – sottolinea Messina – che riducano i costi di gestione, aumentino il livello di sicurezza dei pescatori a bordo e la capacità di lavorazione e confezionamento del prodotto pescato”.
Per il segretario regionale del Sindacato “La produttività del settore e la garanzia dei livelli occupazionali si raggiungono con l’approccio di filiera che guardando alla valorizzazione del prodotto, dalla cattura ai banchi di consumo, ne aumenti il valore, sostenendo un maggiore reddito per i lavoratori anche in presenza di minori giornate di pesca, all’interno di una condivisa modalità di accesso alle acque del Mediterraneo tra tutti gli Stati frontalieri”.
La ultra trentennale politica europea di contenimento dello sforzo di pesca è stata un fallimento – conclude Messina’- ed è tempo di cambiare strategia per il Mediterraneo, che oggi è un mare territorializzato e che necessità di strumenti che guardano alla salvaguardia degli stock ittici e ad una equilibrata gestione economia e produttiva tra tutte le flotte da pesca comunitarie, del Medio Oriente e del Nord Africa.
Comunicato Stampa