Per un attimo si ha la sensazione di un ritorno al passato. In Sala Alessi si svolge il passaggio di testimone tra Rosario Crocetta e Nello Musumeci. E la platea è gremita di burocrati, politici e imprenditori che in questi anni da un po’ non si vedevano da queste parti. Dal dirigente Tuccio D’Urso al senatore forzista Francesco Scoma, da Vincenzo Gibiino, forzista e patron di cliniche private, all’editore Giuseppe Amato. Tra i politici anche Saverio Romano e Marco Falcone, l’ex assessore Dario Tranchida, assente Gianfranco Micciché. In prima fila anche Leoluca Orlando come presidente Anci. Apre i lavori il governatore uscente Rosario Crocetta: “Appartengo alla cultura che riconosce dignità alle posizioni degli altri – dice Crocetta – i partiti non sono come la Chiesa, dove ci si confronta con l’assoluto. Al di là delle idee politiche che si vuole rappresentare conta la buona amministrazione e la buona politica. Lei, Musumeci, ha vinto ampiamente. Io ero estraneo alla competizione elettorale. Ho visto comunque tanti cambi di casacca e mi è dispiaciuto. Le auguro buon lavoro, e lo dico per il bene di questa terra. Ieri abbiamo fatto un incontro riservato ed è andato bene. Per quel che mi riguarda ho inteso questi cinque anni come lavoro per il bene comune. In questo quindi giorni mi sono sentito prigioniero politico perché dovevo firmare atti comunque. Mi prenderò qualche giorno di riposo. Mi permetto di regalarle un libro, il viaggio in Sicilia di Ghoethe”.
Musumeci ringrazia Crocetta: “La ringrazio perché abbiamo tutti il dovere di testimoniare rispetto per la Regione. Secondo i cittadini la Regione non ha molta credibilità, anche per colpe del passato. Ho sempre fatto opposizione a Crocetta e quello che avevi da dire l’ho detto in aula. Lei conclude una stagione difficile sulla quale i giudizi sono noti. Lei ed io siamo consapevoli della gravità del momento. Lei ed io abbiamo il dovere di credere che questa regione sia redimibile. In questa sala dedicata a Giuseppe Alessi tra i padri fondatori dell’autonomia, oggi sono presenti dirigenti , deputati, assessori designati , i miei familiari e tanti amici. Oggi tappa importante per la Sicilia che ha il dovere di tornare a sperare. Vedo qui il presidente dell’Anci Leoluca Orlando. È dai sindaci che dobbiamo ripartire”. Musumeci ha poi regalato un libro di Oscar Wilde a Crocetta.
(Fonte: Repubblica.it – ANTONIO FRASCHILLA)