Sostituire con urgenza la commissione che a Palermo si occupa della valutazione d’impatto ambientale. Lo ha deciso il presidente della Regione Nello Musumeci, che ha chiesto all’assessore per l’Ambiente Toto Cordaro di avviare subito le procedure per il rinnovo dell’organismo. Il tutto dopo l’indagine sul faccendiere ed esperto per l’energia della Lega, Paolo Arata, e su Vito Nicastri, quest’utlimo sospettato di essere in prestanome di Messina Denaro, che premevano per realizzare due impianto di biogas a Catalafimi-Segesta e Carlentini. Nella stessa indagine è coinvolto il sottosegretario della Lega Armando Siri.
Musumeci di fatto ha chiesto di azzerare la commissione Via-Vas: “Serve respirare aria nuova – ha commentato il governatore – e non mi riferisco solo ai tempi di attesa per le pratiche, ancora lunghi malgrado i progressi registrati nell’ultimo anno. Ringrazio gli attuali componenti e il presidente per il lavoro fatto. Quella commissione ha bisogno di tecnici che considerino il loro compito un umile servizio e non un potere. Tecnici che considerino il trascorrere del tempo come una calamità e non un’opportunità. Voglio una commissione che lavori per accelerare le procedure invece di provare il sadico piacere di infliggere a ogni istanza decine di prescrizioni, spesso discutibili – prosegue il governatore -. Così si frena la spesa per gli investimenti e si condanna l’economia siciliana alla stagnazione. Ho chiesto inoltre all’assessore – conclude Musumeci – di proporre la rotazione di qualche dirigente e funzionario interno che si occupa di pratiche autorizzative. Sono certo che potrà essere utile anche questo”.
In serata la giunta presieduta da Musumeci ha approvato una delibera che rimodula i fondi del patto per il Sud e sblocca i finanziamenti per cinque impianti di rifiuti pubblici per un totale di 57 milioni e 295 mila euro. La proposta dell’assessore Alberto Pierobon finanzia tra gli altri l’impianto pubblico di compostaggio di Calatafimi-Segesta per il quale sono previsti 14 milioni e 538 mila euro. Altro impianto per trattare l’organico sorgerà in provincia di Agrigento, a Ravanusa, e costerà 19,3 milioni. Altri 18 milioni e 191 mila euro andranno a Sciacca per la realizzazione del Tmb e del primo lotto funzionale della discarica per rifiuti non pericolosi. Poi ci sono altri due progetti che hanno richiesto integrazioni. A Palermo sono destinati 30 milioni e 600 mila euro per la settima vasca della discarica di Bellolampo (stanziamento aggiuntivo di due milioni). Stanziati altri 3 milioni e 203 mila euro che si aggiungono ai 10 milioni già esistenti per il primo lotto della piattaforma integrata di Trapani per la realizzazione della nuova vasca per Rsu.I progetti si inseriscono negli obiettivi del piano rifiuti che punta a garantire l’autonomia nella gestione rifiuti dei vari territori calmierando i prezzi e consentendo una gestione in ordinario, senza il rischio di nuove emergenze.
Sull’approvazione della delibera interviene Giusi Savarino, presidente commissione Ambiente all’Ars: “Sbloccati i Fondi per gli impianti della Provincia di Agrigento. Come preannunciato qualche mese fa, la giunta Musumeci mantiene il suo impegno ed approva la delibera dell’assessore Pierobon che sblocca sia i 19 milioni e 300 mila euro necessari a costruire l’impianto di compostaggio di Ravanusa sia i 18 milioni e 191 mila euro che servono per la realizzazione del Tmb e del primo lotto funzionale della discarica di Sciacca . Anche grazie alla realizzazione di questi impianti pubblici riusciremo a rompere il “monopolio di fatto”che in questi anni ha provocato l’innalzamento dei prezzi a carico degli gli agrigentini. Abbiamo detto basta a questo sistema e ringrazio il Presidente Musumeci per mettere nella sua agenda di governo “l’ambiente” come priorità e per l’attenzione che presta alle problematiche di ogni singolo territorio. Come ripeto dal giorno del mio insediamento, nessun territorio resterà più inascoltato”
Repubblica.it – Antonio Fraschilla
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