Arte, laboratori, percorsi storici e narrativi, artigianato e musica, ma soprattutto i tradizionali altari di pane. Tutto questo sarà la Festa di San Giuseppe a Salemi, dal 15 al 25 marzo. Fulcro delle iniziative il centro storico della cittadina trapanese, inserita nel club dei Borghi più belli d’Italia, che vede al suo interno anche il Palazzo dei Musei nell’ex Collegio dei Gesuiti. Saranno complessivamente nove le tradizionali ‘Cene’, realizzate con gli artistici pani lavorati a mano, visitabili da turisti e appassionati di storia che decideranno di recarsi a Salemi nei dieci giorni dedicati alla festa di San Giuseppe.
“Siamo davanti a un evento che si è guadagnato sul campo un posto di primo piano nel panorama delle iniziative di maggiore richiamo in Sicilia – afferma il sindaco di Salemi, Domenico Venuti -. Anche quest’anno, come in passato, abbiamo investito con convinzione nella festa che è il simbolo di Salemi e che richiama nel nostro borgo tanti visitatori, molti dei quali negli anni successivi ritornano con piacere a visitare la nostra città. Un successo che ci inorgoglisce e che ci spinge ogni anno a migliorare l’organizzazione, grazie anche alle associazioni che collaborano con grande forza di volontà”. Nei giorni della Festa di San Giuseppe il polo museale di Salemi – con il Museo della mafia e le altre sezioni dedicate all’archeologia, all’arte sacra e al Risorgimento – sarà aperto dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 14 e dalle 16 alle 20, mentre nelle giornate di sabato e domenica osserverà l’apertura continuata dalle 10 alle 20. Per il 17, 18 e 19 marzo, giorni clou della Festa di San Giuseppe, è stato istituito un servizio di bus-navetta da piazza Vittime di Nassiriya a piazza Libertà.
L’Amministrazione di Salemi ha curato le Cene di piazza Dittatura, all’interno del Palazzo del Comune, e di piazza Lampiasi, dentro la chiesa di San Bartolomeo. Altre Cene e altari sono previsti in piazza Libertà, nella sede della Pro Loco, piazza Alicia, largo Cappuccini, contrada Bagnitelli, via Monaci e via Cosenza. Il cartellone degli eventi collaterali, messo a punto dal Comune, prevede un percorso ideale tra la storia, il gusto e la tradizione che si snoderà soprattutto nel centro storico. Tra gli eventi previsti anche l’inaugurazione il 17 marzo della mostra ‘Ritualità, tradizione e contemporaneità del pane’, curata da Giuseppe Maiorana, che ospiterà una installazione del noto collettivo artistico ‘Alterazioni Video’. La mostra, che rimarrà aperta fino all’8 aprile, è stata realizzata in collaborazione con il Polo museale regionale d’arte moderna e contemporanea di Palazzo Riso, a Palermo. Non mancherà la musica, con le colonne sonore della ‘Sud Street Band’ e del gruppo folkloristico ‘Sicilia Bedda’, e i ‘Lassatiliabballari’. Il 18 e 19 marzo si potrà assistere all’inedito spettacolo di narrazione “Il vangelo secondo Giuseppe”, di e con l’attore Giacomo Guarneri, prodotto dall’associazione ‘La Pentola nera’.
“La Festa di San Giuseppe è il nostro fiore all’occhiello – sottolinea l’assessore comunale al Turismo, Vito Scalisi – ed è per questo che il Comune ha curato tutte le iniziative nei minimi dettagli. Vogliamo mostrare ai turisti le bellezze della nostra città, con un tuffo nella tradizione dei pani ma anche nell’arte e nella cultura rappresentate dai nostri musei e dai nostri monumenti”. La Festa di San Giuseppe darà spazio anche all’imprenditoria e artigianato locale: all’interno del chiostro di Sant’Agostino, infatti, si terranno i mercatini di primavera, con i prodotti degli imprenditori e artigiani della zona, mentre il 18 e il 19 marzo la Festa entrerà nel vivo con il tradizionale pranzo dei santi nelle Cene. In questi due giorni, in piazza Dittatura, l’associazione Ristoratori Aliciensi organizzerà anche la degustazione dal titolo ‘La pasta con la mollica e le 101 pietanze di San Giuseppe’. Domenica 18 marzo, infine, Salemi sarà meta degli appassionati di mountain bike con il ‘Raduno dei pani’, giunto quest’anno alla seconda edizione.
Salvo Cataldo