L’Ecomuseo del Grano e del Pane di Salemi, in provincia di Trapani, diventa di interesse regionale. Il riconoscimento è arrivato con un decreto dell’assessorato dei Beni culturali e dell’identità siciliana, al termine di un iter che era stato avviato dall’amministrazione comunale. L’inserimento tra i siti di interesse regionale darà la possibilità all’Ecomuseo del Grano e del Pane di Salemi, coordinato da Giuseppe Maiorana, la possibilità di accedere a finanziamenti regionali che potranno ampliarne l’offerta culturale.
“Il percorso di valorizzazione delle nostre tradizioni che abbiamo intrapreso ormai da diversi anni, e con una forte impronta di contemporaneità, continua a dare i suoi frutti – afferma il sindaco di Salemi, Domenico Venuti -. Abbiamo creduto fortemente nell’intuizione di Maiorana, che ha seguito sapientemente tutto il progetto, e ora questo riconoscimento apre alla possibilità di nuovi investimenti per un polo museale come quello di Salemi che sta diventando un autentico asset per lo sviluppo del turismo nella nostra città”.
L’idea di un Ecomuseo a Salemi, città da sempre legata alla tradizione del grano e del pane, nacque nel 2015 con il rinnovamento della Festa di San Giuseppe, alla quale è stata data una impostazione contemporanea e legata non più esclusivamente alla lavorazione del pane rituale. “In piena sintonia con l’amministrazione comunale abbiamo deciso che la Festa andava rinnovata, pur mantenendo salde le sue radici – ricorda Maiorana – e in questo disegno innovativo, fatto di nuove fruizioni culturali, si è inserito anche l’Ecomuseo del Grano e del Pane che con la sua dinamicità e la sua continua evoluzione diventa motore di iniziative per il territorio”.
Istituito ufficialmente nel 2019, l’Ecomuseo del Grano e del Pane di Salemi conta al momento 14 esposizioni che presto diventeranno 15 con l’arrivo permanente di una selezione della mostra ‘Futuro Composto – Street Memories Photo’, del fotografo Giuseppe Iannello, la cui inaugurazione è fissata per venerdì 17 marzo. Il Sistema museale di Salemi (www.museisalemi.net), costituito all’interno dell’ex Collegio dei Gesuiti, offre ai visitatori altre quattro sezioni: Arte sacra; Risorgimento; Archeologia; Museo della mafia-Officine della legalità. “L’obiettivo è proseguire sulla strada dello sviluppo di un settore che sta ottenendo riconoscimenti da parte degli organi ufficiali ma anche un feedback positivo da parte dei visitatori”, concludono Venuti e Maiorana.
Comunicato Stampa