Prima erano 670 gli aspiranti manager con le carte in regola per guidare le 18 aziende sanitarie e ospedaliere pubbliche dell’Isola. Almeno secondo la Regione siciliana che li ha giudicati idonei. Ora che la selezione è stata gestita dal Ministero alla Salute, sono rimasti poco meno di cinquanta i siciliani in corsa per le tolde di comando della sanità. Dopo cinque mesi di attesa, è stato pubblicato il nuovo albo nazionale degli idonei alla nomina di direttore generale nelle aziende e negli enti sanitari. Nell’elenco figurano quattordici degli attuali direttori generali o commissari dell’Isola, ma sono tanti gli esclusi per sopraggiunti limiti di età o assenza dei requisiti. In totale figurano nella lista 750 manager di tutta Italia per 250 poltrone. E parte il conto alla rovescia per i commissari attualmente in sella.
Tra i commissari presenti nell’albo appena pubblicato ci sono: Antonio Candela (Asp Palermo), Gervasio Venuti (Asp Agrigento), Salvatore Lucio Ficarra (Asp Ragusa), Salvatore Brugaletta (Asp Siracusa), Gaetano Sirna (Asp Messina), Giuseppe Giammanco (Asp di Catania), Giovanna Fidelio (Asp Enna), Giovanni Bavetta (Asp Trapani), Angelo Aliquò (Irccs Bonino Pulejo di Messina), Giovanni Migliore (Arnas Civico di Palermo), Fabrizio De Nicola (Policlinico di Palermo), Giorgio Santonocito (Arnas Garibaldi di Catania), Maria Letizia Di Liberti (ospedale Papardo di Messina) e Michele Vullo (Policlinico di Messina).
Nell’elenco non figurano invece Carmelo Iacono (Asp Caltanissetta), Maurizio Aricò (Villa Sofia- Cervello di Palermo). Non hanno presentato domanda, perché ormai in quiecenza, Angelo Pellicanò (ospedale Cannizzaro di Catania) e Paolo Cantaro (Policlinico di Catania): una legge del 2014 vieta a chi è in pensione di ricoprire incarichi di vertice in aziende pubbliche.
L’elenco è stato formulato dopo una selezione indetta tramite avviso pubblico lo scorso mese di settembre. Una commissione, infatti, ha proceduto alla valutazione dei titoli formativi e professionali e della comprovata esperienza dirigenziale, assegnando un punteggio secondo parametri. Sono inseriti i soli candidati che hanno ottenuto un punteggio non inferiore a 70 punti su un massimo di 100. Adesso però si pasa alla fase del controllo dei titoli che gli idonei hanno dichiarato di possedere attraverso una dichiarazione sostitutiva. La valutazione dei candidati verrà effettuata su base regionale dalle commissioni che verranno nominate dai Presidenti delle Regioni. Anche le modalità ed i criteri delle valutazioni verranno definiti su base regionale. Ciascuna Regione potrà infatti dettare ulteriori “modalità e criteri di selezione” per individuare il candidato più idoneo a ricoprire l’incarico di direttore generale, direttore amministrativo e o direttore sanitario.
La pubblicazione dell’albo era un passaggio atteso dall’assessorato regionale alla Salute, che sta preparando una mini-rotazione nelle poltrone della sanità. Ma prima bisognerà attendere il parere del Consiglio di giustizia amministratica cui lil neoassessore regionale alla Salute Ruggero Razza, subito dopo il suo insediamento, si è rivolto per chiedere se le nomine dei commissari fatte dall’ex presidente della Regione Crocetta a meno di sei mesi dalla scedenza del suo governo fossero legittime. Il parere potrebbe arrivare nele prossime ore. E con esso anche le nuove nomine.