Denunciati per associazione per delinquere i tre responsabili di una cooperativa che commercializzava alimenti apponendo abusivamente l’etichetta. Sigilli anche a 120 mila euro
Quasi 500 tonnellate di prodotti alimentari, destinati al mercato estero e che erano falsamente designati come provenienti da agricoltura bio sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza.
L’operazione è stata compiuta dai finanzieri della Tenenza di Barcellona Pozzo di Gotto, dagli Ispettori dell’Unità Investigativa Centrale dell’Icqrf, l’Ispettorato repressione frodi del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali e dai Carabinieri del Reparto Carabinieri Tutela Agroalimentare di Messina. E’ stato eseguito un decreto di sequestro preventivo per equivalente di oltre 120.000 euro ai danni di una società cooperativa che commerciava prodotti agricoli falsamente designati come provenienti da agricoltura biologica.
Nel corso delle indagini è stato appurato che i tre indagati, attraverso la concordata e sistematica falsificazione di registri, documenti di trasporto e delle fatture di vendita, rivendevano prodotti agricoli consistenti in finocchi, patate, sedani, carote e limoni apponendo illecitamente la dicitura “biologico” pur senza che fosse realmente utilizzato il relativo metodo di produzione. Ai tre indagati, ai quali è stato notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari dirette dal sostituto procuratore di Barcellona Pozzo di Gotto Federica Paiola, dovranno ora rispondere dei reati di associazione per delinquere finalizzata alla frode aggravata nell’esercizio del commercio per i quali è stata anche contestata la responsabilità amministrativa per la cooperativa.
La Sicilia