Sono stati respinti al varco d’ingresso di Palazzo dei Normanni dai vigilantes perché non hanno voluto esibire il green pass i deputati regionali Angela
Foti, che è vice presidente dell’Assemblea siciliana, e Sergio Tancredi, capogruppo di Attiva Sicilia. Tancredi ha chiamato il 112 per denunciare quello che giudica «un abuso» e si sta recando in caserma per formalizzare la denuncia.
«Mi rifiuto di presentarlo, la questione è giuridica – dice – io sono stato eletto dal popolo, mi si impedisce, con un provvedimento amministrativo, di svolgere le mie funzioni parlamentari di rappresentanza».
Foti ha mostrato di avere il Green pass ma ha deciso di non esibirlo. «Ho fatto il tampone – spiega – e l’ho fatto per sgomberare il campo da eventuali illazioni perché serve per poter lavorare. La nostra è una battaglia di principio».
Tancredi, anche lui in possesso di Green pass, ha riferito di avere diffidato nei giorni scorsi l’amministrazione e l’ufficio di questura dell’Ars: «Ho chiesto di aumentare a Palazzo i livelli di sicurezza mettendo a disposizione tamponi brevi, così come fanno molte aziende private. Avere Green pass non significa non avere il virus, per cui se la questione è sanitaria si deve procedere in modo diverso». Foti riferisce che la segreteria generale dell’Ars ha risposto alla richiesta del deputato Tancredi sostenendo di applicare i provvedimenti nazionali.
«C’è in gioco il principio di base della democrazia e delle libertà personali, non possiamo che essere contrari a questa imposizione che obbliga all’acquisto di un certificato per potere ottenere persino il diritto al lavoro sancito dall’art.1 della Costituzione», è scritto una nota diffusa dallo staff del gruppo parlamentare Attiva Sicilia, di cui fanno parte i due deputati regionali No Green Pass.
Del gruppo Attiva Sicilia fanno parte anche i deputati Elena Pagana e Matteo Mangiacavallo, che non hanno partecipato all’iniziativa simbolica di protesta.
«La tutela della salute è certamente un diritto fondamentale ma una democrazia non può dimenticare che altrettanto importante è la tutela delle minoranza che vengono discriminate – prosegue la nota – Allo stesso modo, oggi testimoniamo come anche ai parlamentari regionali il diritto-dovere a svolgere il proprio ruolo di rappresentanza assegnato dai cittadini viene subordinato al possesso del certificato, del quale per senso del dovere siamo muniti. Lo Stato non può continuare ad assecondare lo scontro sociale sulla base di provvedimenti coercitivi e ipocriti, per questo esprimiamo solidarietà ai manifestanti No Green pass, la cui repressione è avvenuta in maniera assolutamente sproporzionata e non degna di in Paese civile».
Fonte: La Sicilia